Ogni anno All Things Digital, il supplemento tech online del Wall Street Journal, organizza la “D”, un’esclusiva executive conference durante la quale Kara Swisher e Walt Mossberg intervistano alcuni dei più influenti personaggi della “scena digitale”.
Quest’anno l’ospite di apertura della decima edizione della D Conference, ovvero colui cui sarà dedicata interamente la serata inaugurale, è Tim Cook.
Il CEO Apple, per la prima volta dalla sua nomina, parlerà in occasione di un incontro non organizzato da Apple o non destinato esclusivamente agli investitori dell’azienda.
Sulla poltrona rossa su cui siederà Cook in occasione della D10, che si terrà a Rancho Palos Verdes, in California, dal 29 al 31 maggio prossimi, si era già seduto per ben sei volte il suo predecessore Steve Jobs.
Alcune delle interviste rilasciate da Steve a Mossberg e Swisher furono letteralmente memorabili.
Nel 2010, in occasione della D8, parlò di alcuni temi d’attualità, quali la rivalità con Adobe su Flash e la questione del prototipo dell’iPhone 4 finito nelle mani di Gizmodo, ma affrontò anche temi più ampi e coniò la similitudine fra PC e camion che spesso è stata citata successivamente per definire la transizione in corso verso l’era post-PC.
Quell’intervista fu interessante, certo, ma il vero apice della All Things Digital Conference lo si raggiunse nel 2006 quando, a sorpresa, Steve Jobs e Bill Gates si concessero a Mossberg e Swisher per un’incredibile intervista congiunta già entrata di diritto negli annali della Silicon Valley.
Quest’anno toccherà dunque a Tim Cook rispondere alle domande, sempre piuttosto pressanti e mai accondiscendenti, dei due volti simbolo della sezione tecnologica del Wall Street Journal. Di cose di cui discutere ce ne sono parecchie, dall’eredità di Steve Jobs che Cook si trova a dover gestire fino al tema ancora tutt’altro che sopito delle condizioni di lavoro dei dipendenti di Foxconn in Cina.
L’appuntamento, decisamente da non mancare, è fissato per il 29 maggio.