I PR di Cupertino hanno dato il meglio di sé nel corso dell’ultimo mese per riuscire a garantire ad Apple la massima copertura mediatica nella settimana più importante dell’anno per l’azienda: la settimana del lancio di iPad negli Stati Uniti.
Gli sforzi della squadra di Katie Cotton hanno dato come sempre i loro frutti e hanno garantito ad Apple una presenza “totale”, grazie alla copertura fornita dagli articoli dei “recensori illustri” pubblicati dal New York Times, Wall Street Journal, Chicago Sun Times, Usa Today ed altri. Il TIME però ha fatto di più. Non si è limitato alla recensione del dispositivo da parte di un tech columnist ma ha dedicato a Steve Jobs la copertina di questa settimana, con tanto di due cover story, una delle quali a firma Stephen Fry.
Fry, che molti di voi conosceranno per le sue doti di attore (vi dice nulla Wilde?), regista e commediografo, è ormai diventato una vera e propria internet celebrity grazie al suo interesse viscerale per tutto ciò che è geek e alla sua lanciatissima carriera di tech writer. Non sorprende dunque che TIME abbia affidato a lui il principale articolo di copertina di questo numero.
E c’è di più, perché mentre tutti gli altri giornalisti illustri hanno ricevuto un semplice iPad in prova, Fry è volato fino a Cupertino, dove ha incontrato direttamente Steve Jobs per parlare con lui del nuovo dispositivo. Ecco come si apre la parte dell’articolo in cui Fry descrive l’incontro:
“Ho incontrato 5 Primi Ministri Britannici, due Presidenti Americani, Nelson Mandela, Michael Jackson e la Regina. In occasione della mia ora con Steve Jobs ero più emozionato che in ciascuna di quelle occasioni. So cosa state pensando, ma è la verità”.
Il nervosismo per l’incontro si e sciolto durante la chiacchierata con l’iCeo, che mostrando alcune delle funzioni del dispositivo ha detto a Fry:
“Credo che l’esperienza d’uso si rivelerà molto intensa per tante persone. Lo credo davvero. Genuinamente intensa. Quando la gente vedrà quanto è immersiva l’esperienza d’uso dell’iPad, quanto sia diretta l’interazione… l’unica parola è ‘magico’.”
Fry ammette di essere rimasto totalmente ammaliato da Jobs, ma ha avuto il coraggio di porre comunque la domanda più difficile: ha chiesto al CEO se l’iPad sarà il suo terzo ed ultimo atto, il suo prodotto finale, il più compiuto, grazie al quale chiudere in bellezza la sua carriera alla Apple:. La risposta finirà senza ombra di dubbio negli elenchi delle citazioni famose di Steve Jobs:
“Io non penso alla mia vita come una carriera. Io faccio cose, rispondo a cose. Non è una carriera, è una vita!”
L’articolo completo si può leggere sul sito del TIME. Assolutamente da non perdere.
Il TIME è una storica rivista americana, non “britannica” come erroneamente riportato nell’articolo.
Il Times (con la s finale) è invece inglese.
A proposito di “Rispondo a cose”, caro Steve, sto ancora aspettando una risposta alla mia e-mail. Anche un semplice “nope” può bastare… grazie.
@ BB:
Ahhhrghhhh, hai ragionissima, lapsus mio favorito dal fatto che l’articolo sia di Stephen Fry, che invece più britannico non si può! Grazie!
Attenzione all’ortografia: hanno dato il meglio di LORO.
Al limite anche “hanno dato il loro meglio”
ce l’hanno messa tutta