Siri: ad un passo dal diventare esclusiva di Android su Verizon

Siri è diventata la feature fondamentale di iPhone 4S, tanto da essere l’oggetto di tutti gli spot pubblicitari del penultimo telefono di Cupertino e il motivo della S aggiunta al nome dello smartphone di grande successo. Ora l’Huffington Post racconta la storia di come Siri abbia rischiato di diventare una esclusiva dei telefoni Android sulla rete di Verizon.

La notizia descrive come Siri sia nato da un progetto del sempre produttivo Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti che si era prefisso di integrare 42 servizi web in un unico sistema di controllo vocale. Molte di queste funzioni si sono perdute quando Siri è stato scalato per entrare in iOS. Apple non sembra si stia impegnando più di tanto per riportare Siri alla vecchia gloria originaria, ma certamente le funzioni “discorsive” che caratterizzano l’assistente vocale lo rendono un degno concorrente delle offerte presentate da Google e altre software house.

Il dettaglio più interessante della notizia riguarda però l’acquisizione di Siri da parte di Apple: “Nell’autunno del 2009, diversi mesi prima che Apple si avvicinasse a Siri, Verizon aveva firmato un contratto con la startup per fare diventare Siri una app di default su tutti i telefoni Android che sarebbero stati lanciati nell’anno seguente. Quando Apple è entrata in gioco ed ha acquistato Siri, ha insistito perché le funzioni fosse esclusiva dei dispositivi Apple, e ha firmato un nuovo contratto con Verizon. Nel processo è così riuscita anche a rimuovere quella che avrebbe potuto rivelarsi un’app di grande interesse per il suo più grande rivale: Google”. L’Huffington Post si spinge a spiegare che nelle casseforti di Mountain View sarebbero stoccate pubblicità con Siri venduto come una delle principali caratteristiche di Android.

Negli ultimi tempi Siri è stato messo a confronto con il nuovo e avanzato sistema di ricerca vocale messo a punto proprio da Google sulle sue ultime versioni del sistema operativo Android.

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