Negli ultimi giorni si sta diffondendo su molte testate la notizia secondo la quale Siri sarebbe stata tirata in ballo addirittura in un processo americano, complice di aver aiutato un utente iPhone (e presunto assassino) a nascondere il corpo della vittima. La storia, che ha inizio nel 2012, vede per protagonista Pedro Bravo, ventenne della Florida, accusato di aver ucciso il suo inquilino dopo una lite riguardo la relazione tra quest’ultimo e la ex-fidanzata di Bravo. L’accusa di omicidio era arrivata a settembre 2012, nonostante il corpo della vittima fosse stato ritrovato solo settimane dopo nei pressi di una foresta. I dati registrati in iPhone di Bravo hanno mostrato che la funzione “torcia” era stata utilizzata nove volte dalle 11:31 alle 00:01 della sera dell’assassinio. La parte più bella, però, riguarda Siri: secondo una serie di fonti – in primis molte testate locali – Pedro Bravo avrebbe chiesto all’assistente vocale del suo iPhone un luogo dove nascondere il suo coinquilino, ricevendo in risposta una serie di opzioni tra cui paludi, cisterne, fonderie e discariche. Non contento, Bravo avrebbe quindi salvato lo screenshot nel suo iPhone. Siri, con tanto di schermata annessa, sarebbe stata quindi “portata” in tribunale come prova in aggiunta a quelle già collezionate per dimostrare la colpevolezza dell’indagato.
Peccato che la storia effettiva, come confermato poi in seguito anche dalla polizia di Gainesville, sia diversa. Sì, nel telefono di Bravo era stata rinvenuta un’immagine simile a quella riportata sopra, ma che si trattava solo di un file nella cache delle immagini visualizzate, probabilmente attraverso l’app di Facebook. A conferma, l’operatore telefonico nello screenshot diffuso è AT&T, mentre quello dell’imputato era Verizon.
Multiple reports of Bravo asking Siri to hide a roommate are incorrect… GPD Det. Goeckel certainly did not testify to that. #BravoTrial
— gainesvillepd (@GainesvillePD) August 13, 2014
Insomma, una storia paradossale e curiosa, ma ingigantita da molte testate e piena di imprecisioni. Se volete fare una prova (come ha fatto Buzzfeed negli USA), potete provare a chiedere a Siri dove nascondere il vostro coinquilino. La riposta, a meno di incredibili sorprese, dovrebbe essere un secco “non posso aiutarti”. Per fortuna.
Alessandro 16/08/2014 il 19:27
Per curiosità ho provato a chiedere al mio Siri: “Ho bisogno di nascondere un mio coinquilino” e…ecco la risposta: “Puoi dirmi che posto stai cercando esattamente? Discariche pubbliche o servizi funebri?”!
INCREDIBILE ma vero!