Scott Forstall, a capo di iOS fino al 2012, torna a parlare dopo anni di silenzio. Ma non prova nessun rancore nei confronti di Apple e di Tim Cook, che nel 2012 lo ha cacciato dall'azienda dopo il fiasco legato al lancio delle mappe di Apple.
Scott Forstall, l’uomo che era a capo di iPhone e iOS nell’era Steve Jobs, è stato cacciato da Apple nel 2012 a seguito del lancio delle mappe di Apple. Il lancio del servizio, che si è rivelato un fallimento, ha costretto Tim Cook ha firmare una lettera di scuse che Forstall si sarebbe rifiutato di sottoscrivere, risultando così nella sua cacciata da Apple.
Ora, in una intervista rilasciata al Wall Street Journal, Forstall racconta di non avere alcun risentimento nei confronti dell’azienda, dicendo di essere fiero di averci lavorato e di essere rimasto amico di molte persone che ci lavorano:
Sono felice che continuino a creare prodotti fenomenali e amati.
Dopo avere lasciato Apple, Forstall ha proseguito la sua carriera lavorando come consulente per le startup della Silicon Valley, facendosi pubblicità al City College di New York usando proprio lo scatto fotografico che ritrae il suo viso che gli era stato scattato quando era un dirigente ad Apple.
Lo scorso aprile due nuovi avvenimenti hanno invece rivelato altri interessi per Forstall. Il leak delle mail di Sony ha rivelato che Forstall sarebbe stato un investitore di Snapchat (anche se questo non è stato confermato al Wall Street Journal) e sarebbe diventato produttore di un musical di Broadway, Fun Home. A confermarlo c’è un tweet, comparso sull’account Twitter di Forstall, che è rimasto inattivo per cinque anni.
I’m thrilled to be co-producing the Broadway musical Fun Home http://t.co/PqrKKZGcxY opening this Sunday. Bravo to the phenomenal team!
— Scott Forstall (@forstall) 17 Aprile 2015
A spingere Forstall lontano da Apple non ci sarebbe stato solo lo scandalo delle mappe, ma anche la sua avversione verso alcuni collaboratori, come il Senior VP per il Design Jony Ive, che non avrebbe desiderato incontrare Forstall in nessun tipo di evento.
Diverse volte il ruolo di leadership e maniacale precisione di Forstall era stato citato quando l’ex dipendente di Apple veniva confrontato con il CEO Steve Jobs. Prima della morte di Jobs, Forstall era stato nominato come potenziale successore alla guida di Apple come CEO. Il posto, invece, è toccato a Cook, che non deve avere sopportato il fiasco delle mappe e la rivalità tra Forstall e Ive, licenziandolo dall’azienda.
Poco prima di lasciare Apple, Forstall ha venduto 38 milioni di dollari in azioni di Apple. Le stesse azioni, oggi, avrebbero avuto un valore di 56.72 milioni di dollari.
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