In questi giorni si polemizza moltissimo con Apple in merito alla produzione degli iPhone X, in quanto Foxconn pare aver costretto degli studenti a lavorare senza potersi mai fermare ed in modo assolutamente illegale.
Tutto nasce da un recente da parte del Wall Street Journal, che riporta la testimonianza di uno studente il quale avrebbe fatto sapere di non aver avuto scelta durante la produzione degli iPhone X:
“Problemi di produzione hanno determinato un ritardo di circa un mese rispetto al programma. Foxconn Technology Group, l’appaltatore che assembla gli iPhone, sta incrementando la produzione presso il suo complesso produttivo di Zhengzhou, Cina. L’azienda sta pagando bonus agli impiegati che aiutano a portare nuove assunzioni presso l’impianto di Zhengzhou, presso il quale sono impiegati circa 250,000 persone come affermato da Foxconn a giugno”.
In un contesto di questo tipo certo non poteva mancare una replica ufficiale da parte di Apple, che ha cercato di difendersi da tutte le accuse del caso:
“Abbiamo confermato che gli studenti hanno lavorato volontariamente, sono stati ricompensati, e hanno ricevuto dei vantaggi, ma non avrebbero dovuto essere autorizzati a lavorare fuori orario”.
Staremo a vedere quali saranno i prossimi sviluppi di una vicenda destinata a far discutere ancora parecchio i detrattori di Apple e dell’iPhone X.