Samsung lancerà un Galaxy S III mini da 4″

Solitamente su queste pagine non parliamo praticamente mai degli annunci di prodotti Samsung o Android, ma siamo ben lieti di fare almeno un’eccezione per eventi come quello che sta per rivoluzionare completamente il mercato mobile europeo. Pensate: il prossimo 11 ottobre, in Germania, Samsung svelerà un Galaxy SIII mini. Vale a dire un Galaxy SIII fatto e finito ma con un’incredibile caratteristica che non si pensava neppure fosse possibile, per un terminale Android di fascia alta: uno schermo da soli 4 pollici!

Il mio tono “lievemente” canzonatorio non vi tragga in inganno: non mi sto inventando nulla. Lo ha annunciato ufficialmente il capo supremo di Samsung Mobile, JK Shin, durante un incontro con i giornalisti coreani che si è svolto ieri.

“Lanceremo un Galaxy S III da 4 pollici l’11 ottobre prossimo in Germania,” ha detto Shin. “C’è parecchia domanda per un dispositivo da 4 pollici in Europa. Alcuni potranno chiamarlo ‘entry level’ ma noi preferiamo chiamarlo ‘mini’.”

Quindi, vediamo di capire: uno dei punti nodali del marketing di Samsung nel corso dell’ultimo anno era la grandezza dello schermo dei propri dispositivi, con aberrazioni come il non più smartphone quasi tablet che risponde al nome di Galaxy Note. Ora, la marcia indietro. L’Europa vuole dispositivi più piccoli, e li vuole in un periodo curiosamente a ridosso del lancio dell’iPhone 5. Certamente una coincidenza.

E ha voglia JK Shin di dire che il Galaxy SIII da 4″ pollici non sarà un “entry level”, le caratteristiche tecniche del dispositivo, a quanto pare, lasceranno parecchio a desiderare e di sicuro non accontenteranno quegli utenti Android per i quali le specifiche contano ancora qualcosa. In particolare il processore è decisamente meno performante e lo schermo ha una risoluzione di 800*600 pixel. Eccolo in una foto diffusa da mobilegeeks.de.

A questo pare evidente che quanto suggerisce John Gruber ha una base assai solida: il motivo per cui i dispositivi Samsung più potenti (e così quelli di altri produttori) hanno una fattore di forma più grande, non dipende tanto dalla volontà di offrire uno schermo più grande, quanto dalla necessità di avere più spazio per i chip LTE e per una batteria in grado di offrire un’autonomia sufficiente nonostante la “potenza” del terminale. Se Apple è riuscita a far stare la potenza di un iPhone 5 in una scocca solo un poco più grande del modello precedente (ma comunque più sottile e leggera), Samsung non potrà dire di essere riuscita nell’analoga impresa, per ora.

Che ne sarà a questo punto degli spot che irridono gli utenti del melafonino per il loro display non abbastanza grosso? Continueranno ad andare in onda negli States, dove evidentemente l’utente medio è dotato di pollici estensibili che noi, in Europa, ancora dobbiamo sviluppare?

Quesiti destinati a rimanere senza risposta mentre cerchiamo, con un netto sforzo, di prendere sul serio l’annuncio di un’azienda che dimostra di essere talmente a proprio agio con la frammentazione dell’ecosistema Android da prenderne spunto per ripensare le proprie politiche di marketing internazionale.