Secondo una recente analisi circa la diffusione dei Web browser condotta da Net Application il browser di Apple, Safari, ha raggiunto e superato la soglia dell’8% di share, raggiungendo l’8,05%. Un risultato molto importante per l’azienda di Cupertino ma anche per Google, visto che il framework WebKit (realizzato da Apple stessa e utilizzato anche da Chrome) rappresenta ora la seconda potenza nel mondo dei browser alle spalle dell’irremovibile Internet Explorer (dopo aver superato di un soffio Firefox).
Sull’onda delle vendite di iPad e iPhone, di conseguenza, anche il browser realizzato da Apple sta vivendo un momento di forte diffusione; basti pensare che negli ultimi due anni Safari è riuscito a raddoppiare il suo share, passando dal 4,07% all’attuale 8,05%. La crescita di Chrome è stata ancora più evidente, visto che dal 2,84% ora detiene il 13,45%.
L’ascesa di Safari e Chrome, tuttavia, segna inevitabilmente un indebolimento dei due principali concorrenti, Internet Explorer di Microsoft e Firefox di Mozilla. Lo storico browser di Redmond, infatti, ha registrato un calo dal 67% all’attuale 52,8% mentre Firefox ora detiene il 21,48% (rispetto al 23% di qualche mese fa).
Sommando i rispettivi share di Safari e Chrome, quindi, WebKit rappresenta il 21,5% e supera di un soffio Firefox (senza neppure considerare altri browser minori che utilizzano anch’essi WebKit). Al di là dei numeri, che segnano un momento negativo per IE (che fino a qualche anno fa sembrava ineguagliabile) e Firefox, il risultato dà importanza alla scelta di aziende come Apple che hanno deciso di orientarsi verso HTML5, abbandonando l’utilizzo di plugin esterni come il Flash player.
Anche Microsoft ha definitivamente abbandonato lo sviluppo di Silverlight, piattaforma nata come concorrente di Flash, per iniziare a sposare la filosofia HTML5.
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