Riconoscimento del linguaggio naturale, utile con tutto dagli smartphone alle automobili


Tempo addietro vi abbiamo parlato degli sviluppi compiuti dai software di riconoscimento del linguaggio naturale portando alla vostra attenzione quanto questi possano essere utili in diversi campi e non solo in quelli a cui siamo ormai abituati ad applicarli giornalmente (si legga telefonia mobile). Abbiamo imparato a conoscere anche due aziende che sono diventate, per meriti e anche per fortuna, leader di mercato: Nuance e Siri Inc.. Quest’ultima poi acquistata da Apple.

Ma il mondo non è stato a guardare. Anzi. Altri settori dell’industria (soprattutto quella pesante) hanno pensato a come avrebbero potuto rinnovare i loro prodotti usando strumenti in grado di riconoscere il linguaggio naturale. Ed un settore particolare è quello dell’automotive che può sfruttare le tecnologie di Nuance e Siri per migliorare la sicurezza degli automobilisti. Ovviamente affidarsi ad uno strumento piuttosto che un altro potrà giocare un peso importante per le case automobilistiche e le scommesse sono già partite. C’è chi, come Ford, ha scommesso su Nuance e chi, come Mercedes-Benz, su Siri.

Sebbene le similitudini tra Apple e Ford non manchino, l’azienda di Dearborn, vicino Detroit, ha scelto di affidarsi a Microsoft e Nuance per il SYNC, il sistema di riconoscimento del linguaggio naturale dei sistemi di infotainment che debutterà in Europa nei prossimi mesi sulla nuova Ford B-MAX per poi equipaggiare anche altre vetture come, ad esempio, la Ford Focus. La scelta della casa automobilistica americana è quella di fornire un sistema completo e compatibile con 19 lingue ed in grado di parlarne 9 (inglese, francese, spagnolo, portoghese, tedesco, italiano, turco, olandese e russo).

Mercedes-Benz, più vicina (?) ad Apple almeno per l’amore che il fu Steve Jobs nutriva per le automobili della casa di Stoccarda, in particolare la SL 55 AMG, ha scelto di usufruire di Siri ed iPhone 4S per un dialogo tra il guidatore e l’automobile. Il primo modello della casa automobilistica tedesca a poter interagire con Siri è la nuova Classe A. Ora si dovrà vedere quanto le scelte adottate dalle due case saranno vincenti.

L’offerta di Ford col SYNC, infatti, è quella di una soluzione finita, compatibile con tutti i device portatili dotati di Bluetooth o cavo USB e che è in grado di “dialogare” automaticamente con i soccorsi in caso di incidente. La scelta di Mercedes-Benz, invece, è quella di limitare l’interazione tramite il linguaggio naturale all’utilizzo di un solo device (per il momento) quale l’iPhone 4S dotato di un software in versione beta come Siri e che non è neppure disponibile in tutte le principali lingue (si spera ancora per poco). Inoltre la soluzione di Ford è prevedibile che si diffonda maggiormente rispetto a quella di Mercedes visti i costi che l’utente finale deve sostenere. A parità di segmento, ove possibile fare il paragone, una Ford costa meno di una Mercedes-Benz e, anche, il sistema della casa americana può funzionare con uno smartphone da alcune decine di euro contro la soluzione adottata dai tedeschi che “costringe” l’utente ad una spesa importante come quella di un iPhone 4S.

Insomma, la sfida si è allargata anche ad altri settori a cui Apple non ha mai guardato. Forse è il caso che Tim Cook inizi a pensare a soluzioni che non permettano invasioni di fette del mercato della Mela da parte di aziende non legate al settore nativo di Apple. Chissà che dopo l’iYatch in quel di Cupertino non dicano a Sir “Jony” Ive di divertirsi a disegnare una iCar.

Cosa ne pensate di come il settore automotive stia guardando alle tecnologie di riconoscimento del linguaggio naturale? Come sempre, ditecelo nei commenti.

Redazione

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