Ieri, durante un’hangout cui ho avuto modo di partecipare, sono state lanciate le nuove API di Quag ed è stato presentato il bando di concorso Quag API Summer Call, destinato a tutti gli sviluppatori italiani (iOS dev compresi). I progetti più interessanti saranno acquisiti da Quag e pagati 1500€ ciascuno.
Il concetto che sta alla base di Quag è semplice. Anziché aggregare sulla base delle relazioni fra utenti come fanno Twitter o Facebook, Quag aggrega per interesse, sulla base cioè delle ricerche comuni ad alcuni utenti. In questo modo si creano legami non sulla base di una reciproca conoscenza personale ma sulla base dell’interesse comune. Un sistema di domande e risposte arricchisce la singola ricerca e permette a più utenti di cercare assieme, aggiungendo il valore della condivisione ad un’operazione solitaria come è stata fin’ora la Web Search.
E’ un sistema che può avere un riscontro ma che ha di fronte ancora molti scogli da superare. Uno degli aspetti più importanti è il raggiungimento di una massa critica di utenti che permetta al sistema di sostenersi ed offrire contenuti e interazioni rilevanti.
Lo scopo del concorso per sviluppatori che Quag ha lanciato ieri serve proprio a questo: favorire la diffusione e la viralizzazione del servizio a fini di crescita.
Le API di Quag sono aperte, liberamente consultabili sul sito ufficiale e possono essere utilizzate per interfacciare al servizio (in lettura o scrittura autenticata) qualsiasi piattaforma in grado di gestire richieste http. iOS compreso, quindi.
Il bando di concorso legato a questa Summer Call funziona così: Quag chiede agli sviluppatori di creare delle applicazioni che sfruttino le API e si riserva di acquisire le idee più meritevoli e meglio realizzate. Possono essere plugin per WordPress o Joomla, estensioni per browser, widget e molto altro.
Ciascun progetto acquisito verrà pagato 1500€. Il montepremi totale è di 9000€.
Da quanto è emerso anche nella chiacchierata di ieri durante l’hangout, il concorso è in fondo una strategia per attirare gli sviluppatori verso Quag. La startup è interessata principalmente a conoscere e farsi conoscere dalle persone con il giusto know-how e nulla vieta che, premio a parte, dal concorso possano emergere anche collaborazioni più durature.
Da questo punto di vista gli sviluppatori iOS che fossero interessati a partecipare potrebbero ad esempio provare ad integrare Quag come ulteriore layer social (in aggiunta a Facebook e Twitter, ad esempio) in applicazioni già esistenti che prevedono funzioni di ricerca. Nulla vieta di cimentarsi anche nella creazioni di applicazioni dedicate alla ricerca su Quag e all’esplorazione dell’Interest Graph del servizio, ma è ovvio che dalla startup è richiesto uno sforzo commisurato al premio, nella consapevolezza che la semplice attribuzione del compenso non limita ulteriori collaborazioni in un ottica di sviluppo aperto.
“Non vogliamo porre riserve, non vogliamo proprietà esclusive del software, siamo molto aperti”, ha spiegato Luca Giorcelli, direttore tecnico di Quag. “Per noi la cosa più importante è la promozione dello sviluppo attorno a Quag. Non vogliamo appropriarci semplicemente del lavoro [degli sviluppatori], nè impedire a questo lavoro di entrare in sinergia con altri ambiti”.
Gli sviluppatori interessati a partecipare possono inviare le proprie applicazioni compilando la scheda di partecipazione entro il 9 settembre 2013.
L’Hangout di lancio delle API e del bando di concorso è visibile su YouTube a questo indirizzo.
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