Ieri sera Apple ha annunciato i risultati fiscali per il secondo trimestre del 2013 (periodo gennaio-marzo). Come avevano previsto gli analisti i profitti sono calati a causa di un abbassamento del margine lordo, “causato” dal successo dell’iPad mini, ma il fatturato è cresciuto.
Tim Cook e Peter Oppenheimer ne hanno parlato a lungo durante la conference call con gli analisti, durante la quale il CEO ha reiterato quanto già allegato al comunicato ufficiale di ieri sera: l’autunno del 2013 porterà con sé grosse novità, fra cui probabilmente anche un prodotto interamente nuovo.
Di seguito ho raccolto alcuni appunti e qualche numero dalla call con gli analisti di ieri sera.
Apple ottimista
Cook ha subito spiegato che la crescita del 2013 non sarà paragonabile a quella del 2012, annus mirabilis della storia Apple che ha visto i prfitti e il fatturato crescere all’inverosimile, con margini a livelli davvero difficili da mantenere. E’ stato un anno da circa 100 miliardi di fatturato, cifra inimmaginabile fino soltanto ad un lustro fa.
A rendere particolarmente ottimista il CEO sono alcuni indicatori di successo per il futuro: la crescita che invece aumenta nei mercati emergenti, con la Cina (dove apriranno altri 11 Apple Store) al primo posto. L’ecosistema Apple continua a funzionare alla grande ed è un incredibile vantaggio rispetto alla concorrenza. Anche l’aumento dell’importanza, costante ed impossible da fermare, del mercato smartphone e tablet è un altro aspetto che non potrà che fare bene all’azienda, che in questi due ambiti è praticamente quella posizionata meglio di tutti.
Delle prospettive per nuovi software, hardware e servizi nel corso del 2013 e 2014 già abbiamo scritto. Cook durante la conference ha insistito sulla dicitura “new products categories”, che non significa quindi solo nuovi iPad, iPhone, Mac e iOS 7, ma anche iWatch o iRadio o iChissàcosa.
Quanto ai risultati di vendita, il grosso era già stato annunciato nel comunicato ufficiale, ma durante la conference Peter Oppenheimer ha specificato un paio di dati in più. Il calo dei Mac, anno su anno, è stato del 2% (e Cook ha “confessato” che avrebbe voluto lanciare i nuovi iMac, che stanno andando forte adesso) nel trimestre di gennaio e non bruciarli prima di Natale.
Più pesante il calo degli iPod, con 5,5 milioni di unità vendute. La metà, dicono i dati, erano iPod touch. Se il numero sembra basso è perché stiamo osservando il mercato morente dei player di musica portatili. E per quanto morente, c’è comunque da dire che quel mercato appartiene ancora ad Apple per il 70%.
iTunes e iCloud
Se gli iPod calano, iTunes e l’ecosistema dei servizi internet (la strategia del nuovo decennio) continua a crescere con successo e con numeri di tutto rispetto:
- Fatturato trimestrale di iTunes da record: 4 miliardi (praticamente un’azienda nell’azienda). E’ e rimane il più grande mercato digitale di contenuti al mondo.
- Lo store musicale ora è presente in 119 paesi, ospita 35 milioni di canzoni e i film sono già disponibili in 109 di quei paesi.
- iBookstore è già in 155 nazioni, disponibile per il 90% della popolazione mondiale.
- Le app per iOS ora sono 850.000 di cui 350.000 progettate esplicitamente per l’iPad
- I download di app sono oltre 45 miliardi
- Gli sviluppatori hanno ricevuto pagamenti per oltre 9 miliardi
- App Store ha contato per il 74% dei download di applicazioni nel mondo nel corso di questo primo trimestre solare del 2013
- iCloud utilizzato da 300 milioni di persone nel mondo e ci sono nuove features e servizi basati su di esso pronti per essere lanciati presto.
Apple Store FTW
Ci sono infine i dati, molto rassicuranti, sulla divisione Retail, che non sembra aver subito particolari danni dall’assenza di un vero capo dopo l’addio a John Browett.
I negozi Apple hanno incassato 5,2 miliardi di dollari (+19% anno su anno), con un incasso medio per negozio di 13,1 milioni. Ora gli Apple Store sono 402, con 151 fuori dagli States. La prospettiva è di aprirne altri 30 nel corso del 2013, congiuntamente a 20 rimodernamenti di Store già esistenti. I visitatori che hanno messo piede negli Apple Store nel corso del Q2 2013 sono stati 91 milioni, vale a dire 78.000 a settimana. Per gli amanti delle proporzioni alla Focus, fanno circa 8 persone per negozio a minuto, se tutti i negozi fossero aperti 24 ore.
Bella serie di post sul Q2 2013!
Non guardo mai di buon occhio quando un’azienda “cede” al mercato finanziario… io avrei puntato tutto sul riacquisto delle azioni. Certo è che si tratta di numeri davvero impressionanti.
Mi chiedo se gli squali di Wall Street saranno finalmente soddisfatti di queste nuove concessioni oppure se calcheranno ancora la mano così come hanno già fatto nei mesi scorsi… vedremo.
Un’altra considerazione: secondo me sono stati fin troppi dettagliati sui tempi di lancio dei nuovi prodotti, non non vorrei che adessero fiorissero una frotta di analisi del tipo … “previsto caldo di vendite di iPhone/iPad perché si sa che i nuovi modelli arriveranno in autunno”