Pubblicato un video per celebrare l’affare Apple-Beats. E poi rimosso.

di Giovanni Biasi 1

Ci sono due Pill che chiedono a Siri di portarli alla festa di Dr. Dre per celebrare l'accordo con Apple. A qualcuno questa cosa non dev'essere piaciuta e ha fatto rimuovere tutto.

Qualcuno in Beats Electronics deve aver pensato che far parte di Apple vuol dire poter fare qualsiasi cosa, e poter usare liberamente i loghi. E qualcuno, in Beats Electronics, ieri se n’è uscito col video che vedete qui sopra: due Pill, i famosi altoparlanti portatili Beats, discutono con accenti di dubbio gusto di una festa organizzata da Dr. Dre per celebrare l’acquisizione da parte di Apple. I Pill vogliono assolutamente esserci a quella festa, e dalle loro espressioni tozze e sgradevoli si capisce che non se la perderebbero per niente al mondo. Così devono prepararsi, vestirsi, devono sapere dove andare, devono avere tutte le informazioni necessarie. E cosa c’è di meglio, per esaltare di nuovo il “concetto” di famiglia di cui ormai fa parte con Apple, di chiedere a Siri?

beats

L’assistente vocale di Cupertino non sembra però avere buone notizie per i nostri Pill: mi spiace, dice, ma la festa è solo ad inviti. E voi, sottinteso, non siete stati invitati. Poveri Pill, immaginiamo non sia stata una bella sensazione.

Il Pill rosso decide così di chiedere a Siri altre informazioni, ricevendo però come risposta il laconico e famoso “Sorry, I didn’t get that”. E no, non è Microsoft che usa i punti deboli di Apple per pubblicizzare Surface o cose del genere: è Beats Electronics, appena acquisita da Apple.

Fortunatamente, qualcuno a Cupertino deve non aver visto benissimo lo spot (che, beh, in effetti non è che sia particolarmente elegante), ed ecco che scompare improvvisamente sia dall’account Twitter di Beats che dal canale YouTube ufficiale. Immaginiamo che i loghi Apple e Beats accostati, alla fine di quei trentuno secondi di orrore, non abbiano fatto esattamente felici i vertici di Cupertino.

Perché va bene che Apple si è recentemente aperta a un genere di spot piuttosto inconsueto, però c’è effettivamente un limite a tutto.

via | CNET

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