L’ADR, hanno spiegato i legali, è stato imposto dal giudice del tribunale del Nord della California, ma non presuppone nessun impegno per le parti. La notizia di un possibile accordo è dunque da considerarsi infondata. Psystar è decisa a non darla vinta ad Apple, anche se un eventuale risarcimento da parte dell’azienda di Cupertino sarebbe di sicuro grasso che cola per il produttore di cloni. Al momento la causa prosegue dunque su due binari separati che non interferiscono fra loro: la mediazione, imposta d’autorità dal giudice e accettata per convenienza da entrambe le parti, e il confronto giudiziario vero e proprio.
Allo stato attuale i contendenti hanno fatto le proprie mosse: Psystar ha controdenunciato Apple e l’azienda di Cupertino ha risposto chiedendo che tale controdenuncia non venga accettata perché fondata su presupposti sbagliati e sull’erronea interpretazione delle leggi AntiTrust. Non ci resta che attendere per scoprire quale sarà l’evoluzione del caso: l’udienza in cui il giudice è chiamato ad esprimersi su questa prima fase del contenzioso è fissata per il 6 novembre.