Pixar’s WALL●E: the Apple Connection.

WALL●E è la nuova fatica cinematografica di Disney’s Pixar, su cui gli animatori ed i maghi del 3d hanno speso moltissimo tempo per renderla un successo e far dimenticare la poco felice uscita di Cars, che benché abbia sbancato ai botteghini non ha lasciato soddisfatti né i vertici Disney, né gli appassionati del genere cartoon tridimensionale.


In America è uscito ieri sera, mentre in Italia arriverà il 17 ottobre (come dite? Sì, siamo sempre l’ultima ruota del carro).
I commenti degli spettatori all’uscita sono stati entusiasti, vuoi per la storia, vuoi per la grafica d’altissimo livello a cui Pixar ci aveva abituati e che in WALL●E è stata ulteriormente raffinata.


Come sappiamo, Disney ha acquistato Pixar, che era di Steve Jobs, rendendo il Ceo di Apple il maggior azionista della compagnia “creatrice di sogni” più grande al mondo (creatrice di sogni per i bambini… noi Mac User i nostri sogni li abbiamo forniti da Apple stessa…).
Quindi il rapporto tra Disney e le sue produzioni ed Apple si è fatto più stretto, ma finora ciò si era visto solo indirettamente, attraverso l’accordo di distribuzione su iTunes dei corti e dei lungometraggi Disney, oltre che delle produzioni di ABC, controllata dalla casa di Topolino.


Per WALL●E, invece, c’è stato il coinvolgimento in fase di design di un nome noto non solo ai FanBoy: Jonathan Ive, chi se non lui è l’impersonificazione stessa della parola design.
Ive infatti ha partecipato alla definizione del look di EVE, la co-protagonista femminile (per quanto possano essere sessualmente riconoscibili dei robot), che i ragazzi della Pixar volevano apparisse molto Hi-tech e decisamente bella.


La forma di base di EVE ricorda vagamente il robot di Automator, con la perdita delle gambe ed una ridefinizione delle braccia, in “stile Apple“: i riflessi lucidi bianchi la fanno ricongiungere al design di MacBook, iPod Video ed al nuovo iPhone 3G bianco. Come giustamente fanno notare i ragazzi di Tuaw: avrà la batteria sostituibile?


Per quanto riguarda WALL●E, robot spazzino rimasto da solo sulla Terra del 2700 perché tutti i modelli omologhi a lui si sono disattivati a causa di un errore di programmazione, il design ricorda un po’ Numero 5, protagonista di Corto Circuito.
WALL●E rende un altro piccolo omaggio ad Apple: il suo suono d’accensione è il Bong d’avvio dei Mac. Chissà quale versione del sistema operativo Apple potrà mai equipaggiare un robot del 2700? Mac OS MCMXCIX?


I cosiddetti 6 gradi di separazione tra WALL●E ed Apple non risparmiano neppure il nome di EVE, corrispondente all’italiano Eva. Adamo ed Eva (non per niente WALL●E è il solo robot sulla Terra deserta, in un processo che si pone all’estremo opposto della creazione: compatta cumuli di detriti e rifiuti tecnologici lasciati dall’uomo su di un pianeta abbandonato), il frutto proibito della conoscenza, Apple.

[Via|Tuaw]

2 commenti su “Pixar’s WALL●E: the Apple Connection.”

  1. h letto che all’incontro fra i designer diseny e jonathan ive, lui ha potuto dare solo dei cenni con la testa (&simili), in quanto non poteva aiutarli più di così!

    sano e puro spettegules :P

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  2. Ma è ovvio che da noi arrivi più tardi… è questione di localizzazione: non abbiamo ancora trovato un doppiatore italiano che sappia pronunciare bene la parola “Uooolliiiiii” (che a quanto ho capito è una delle due o tre pronunciate in tutto il film :-)

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