Pichai: “Android non è uno stufato tossico, e vende più di iOS”

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Sundar Pichai è l’uomo di Google a capo dei programmi Android e Chrome. Pichai, in una recente intervista rilasciata a Bloomberg Businessweek, risponde alle accuse di Tim Cook** al sistema operativo mobile di Mountain View.

La maggior parte dell’intervista si è concentrata sulla Google I/O, la conferenza per gli sviluppatori che Google organizza ogni anno in questo periodo e che partirà, nella sua edizione annuale, proprio questo pomeriggio. Pichai, però, ha anche colto l’occasione per rispondere a Tim Cook e alle sue accuse rivolte ad Android sul palco della WWDC**, l’evento concorrente alla Google I/O e organizzato ogni anno da Apple.
Pichai ha sottolineato che le feature introdotte da Apple in iOS 8 sono per la maggior parte già disponibili in Android (come le tastiere di terze parti e i widget). Quindi ha aggiunto che l’aggiornamento di Google Play che Google esegue ogni sei settimane permette all’azienda di “muoversi più velocemente di chiunque altro, fornendo un supporto consistente agli sviluppatori”.
Pichai ha quindi commentato sul dato mostrato da Cook alla WWDC secondo cui sarebbe sempre maggiore il numero di utenti che passano ad iOS dopo avere utilizzato Android:

Tutti i dati che vedono evidenziano che gli utenti stanno passando ad Android con maggiore velocità rispetto a qualsiasi altro sistema operativo. Stiamo facendo incredibilmente bene… loro hanno un ottimo spettacolo. Mi preoccupo per quello che stanno facendo? Certo. Sono una compagnia eccezionale. Penso che stiano costruendo ottimi prodotti integrati verticalmente, e questo permette loro di fare certe cose con maggiore velocità.

Durante la WWDC, Cook aveva anche definito Android un infernale stufato tossico (o toxic hell-stew, se preferite la versione originale che è valsa a Cook anche un brano musicale):

Deve essere liberatorio [per Apple] svegliarsi e pensare ai propri dispositivi, al proprio software, e dire ‘Posso chiamare il tizio che fa i chip e dirgli come voglio che siano costruiti’. Io devo pensare a costruire una piattaforma e portare il maggior numero di persone in questo viaggio, e devo farlo bene. Credo che questo sia un approccio che, sul lungo termine, si dimostrerà più potente, ma allo stesso tempo è anche più stressante.

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9 commenti su “Pichai: “Android non è uno stufato tossico, e vende più di iOS””

  1. Vende più pezzi paccottiglia a basso costo e la torta del fatturato viene divisa in migliaia di fettine per tutti i produttori inclusi una marea di cinesi anonimi che mettono Android ovunque.
    Il dato di fatto è che Apple detiene il 70-80% dell’intero fatturato del mercato smartphone e tablet ed anche più alta la percentuale della vendita di contenuti app,musica,film visto che chi compra Android al 90% pirata qualsiasi cosa e non vuole pagare niente mentre chi acquista prodotti Apple oltre l’ 80% non ricorre alla pirateria e spende pochi euro per acquistare i contenuti e supportare gli sviluppatori.

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    • @matteo65601:

      puoi dirmi dove trovi questa storia dell’80% del “fatturato” degli smartphone, che poi cosa significa? già stimare i ricavi pubblicitari, che sono la prima fonte di entrate di google, non è così facile….
      Se guardi solo la vendita dell’hardware e delle app certo, ma oggi si guadagna con la pubblicità

    • Ios manca di un file manager che, per un utilizzo professionale, è fondamentale dal momento che permette un utilizzo organizzato del telefono/tablet anche in situazioni offline o con connettività a velocità limitata (situazioni che in italia sono ancora piuttosto diffuse).
      Mi capita spesso di essere in cantiere e dover accedere ai file salvati nel server dello studio e con android basta un copia/incolla nella cartella desiderata nel telefono ed è tutto ok, con ios tocca aspettare che il file si apra senza nemmeno sapere a che punto è il download.
      In studio lavoro con dei mac, ma da un punto di vista di flessibilità mobile Android è nettamente superiore ed anche per una questione di rapporto qualità/prezzo.
      Se tocca correre la maratona di new york è meglio avere ai piedi un bel paio di Nike da 120€ che un paio di sandali di Gucci.

  2. Android non è certo da buttare, anzi, ma si sta sviluppando una situazione come quella dei computer fra la fine degli anni 90 e l’inizio dei 00, e android fa la parte di Windows, una varietà di hardware incredibile, spesso con driver degni del membro virile di un cane, tantissimi programmi, quasi tutti crackati, e virus a più non posso, se Microsoft faceva qualcosa di buono si perdeva poi per la strada, c’è anche da dire che a tutti piace avere il software gratis…

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  3. Robbi ha detto:

    Android non è certo da buttare, anzi, ma si sta sviluppando una situazione come quella dei computer fra la fine degli anni 90 e l’inizio dei 00, e android fa la parte di Windows, una varietà di hardware incredibile, spesso con driver degni del membro virile di un cane, tantissimi programmi, quasi tutti crackati, e virus a più non posso, se Microsoft faceva qualcosa di buono si perdeva poi per la strada, c’è anche da dire che a tutti piace avere il software gratis…

    Il software non cresce sugli alberi.
    I programmatori vanno pagati.
    E’ vero che c’è un’enorme confusione nel settore informatico e tanti prodotti a prezzi gonfiati dalle grande software house principalmente…
    …ma con Android si è arrivati alla follia che la gente non compra neanche app e giochi da 1euro e li pirata !
    Se non arrivano soldi ai freelance e piccole software house dalle vendite poi chi scrive app e giochi di qualità ?
    La pubblicità su Android fa guadagnare molto poco, oltre a rovinare l’esperienza d’uso.
    Grandi numeri possono farli solo le grandi software house e principalmente la pubblicità su app di chat, social e così via che hanno le masse che prendono l’app gratis e la usano anche con la pubblicità.

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    • @matteo65601:

      il 92% degli introiti di google deriva dalla pubblicità, cosi come per quelli di facebook, di mediaset ecc.
      è il business del futuro in tempi di crisi, solo le aziende del lusso possono permettersi di far pagare anche l’aria che respiri.

  4. Tnt ha detto:

    Ios manca di un file manager che, per un utilizzo professionale, è fondamentale dal momento che permette un utilizzo organizzato del telefono/tablet anche in situazioni offline o con connettività a velocità limitata (situazioni che in italia sono ancora piuttosto diffuse).
    Mi capita spesso di essere in cantiere e dover accedere ai file salvati nel server dello studio e con android basta un copia/incolla nella cartella desiderata nel telefono ed è tutto ok, con ios tocca aspettare che il file si apra senza nemmeno sapere a che punto è il download.
    In studio lavoro con dei mac, ma da un punto di vista di flessibilità mobile Android è nettamente superiore ed anche per una questione di rapporto qualità/prezzo.
    Se tocca correre la maratona di new york è meglio avere ai piedi un bel paio di Nike da 120€ che un paio di sandali di Gucci.

    Di app file manager è pieno l’App Store a prezzi irrisori. Così come di app per accesso remoto ai desktop,alle LAN, alle VPN.

    Tieniti Android con tutti i virus e la pessima qualità per sentirti libero e ruba le app a pagamento per sentirti furbo. Ehh!

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    • @matteo65601:

      Allora, tanto per cominciare, io non rubo proprio niente perché le app che ho installato sono tutte offerte gratis, e questa è una libera scelta degli sviluppatori non certo mia, mentre quelle a pagamento le ho scaricate dal market pagandole (lo stesso non si può dire di tutti i possessori di iphone con jailbreak).
      In secondo luogo il mio telefono non ha nessun virus perché lo uso con criterio e presto un minimo di attenzione all’uso che faccio di internet e delle applicazioni.
      Detto questo, il mio smartphone Android fa egregiamente il proprio lavoro e le applicazioni continuano a funzionare anche se non è costantemente aggiornato all’ultima versione del sistema operativo.
      Questo è quanto, ho solo espresso il mio parere in maniera educata, poi se tu hai bisogno di raccontarti la barzelletta del “gli utenti di android sono tutti ladri perché rubano le applicazioni” per rendere meno triste la consapevolezza di aver comprato un dispositivo dal prezzo artificialmente gonfiato per ragioni di mercato fai pure.

  5. matteo ha detto:

    @matteo65601:
    il 92% degli introiti di google deriva dalla pubblicità, cosi come per quelli di facebook, di mediaset ecc.
    è il business del futuro in tempi di crisi, solo le aziende del lusso possono permettersi di far pagare anche l’aria che respiri.

    Paragoni senza senso totalmente sbagliati.
    Android non è un network tv. Google non è un network tv.
    E Google ed Android non sono Facebook.

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