C’è il serio rischio, anche per gli utenti iPhone, di andare incontro a rimodulazioni Vodafone, Tim, Tre e Wind, nel caso in cui il Governo dovesse obbligare le compagnie telefoniche a lanciare le fatturazioni ogni mese e non più ad intervalli di quattro settimane.
Già in queste ore da Asstel era arrivata una presa di posizione non positiva per gli utenti, trattandosi di una difesa nei confronti degli operatori che ha creato non poche discussioni in giro per il web:
“Tutti gli operatori sono sempre stati e sono disponibili al dialogo con le istituzioni, purché si rispettino i principi della libera concorrenza, tra i quali è fondamentale quello della libertà di determinare le condizioni di offerta dei servizi. Va salvaguardato il modello liberalizzato che ha caratterizzato il mercato della telefonia negli ultimi 20 anni, con notevoli benefici per il Paese in termini di costante diminuzione dei prezzi dal 2010, consistenti investimenti dell’ordine di circa 6,5 miliardi di euro l’anno, servizi innovativi in continua crescita quantitativa e qualitativa. Intervenire con un obbligo legislativo sui prezzi andrebbe contro tutto questo e ci porterebbe in un quadro normativo di dubbia compatibilità con quello europeo”.
Come se non bastasse, La Repubblica fa sapere che in caso di rinnovi mensili, scatteranno immediatamente rimodulazioni Vodafone, Tim, Tre e Wind per ripristinare i vecchi prezzi.