Le startup sono spesso un mondo a parte. Per il loro status di realtà non ancora ben sviluppata, infatti, si trovano spesso a doversi inventare nuovi modi di emergere, concentrando l’attenzione su progetti altisonanti che attirino l’attenzione. Certo: c’è poi da fare una doverosa differenziazione, perché c’è chi vende fumo e chi invece riesce davvero a proporre qualcosa di interessante. E quest’ultimo sembra il caso di OnePlus, startup con sede a Shenzhen, Cina, che ha svelato il suo smartphone solo qualche ora fa, dopo mesi di pubblicizzazione di quello che era di fatto un prodotto inesistente. E il nuovo prodotto, l’One (non confondetelo con l’omonimo di HTC), sembra di potersi davvero imporre sul mercato come il primo smartphone low cost dalle caratteristiche tecniche davvero elevate. E così vuole andare a contrastare i grandi nomi del settore, a partire da iPhone 5s fino ad arrivare, per questioni di prezzo (che sarà molto simile) a Nexus 5.
Ma è davvero tutto bello come sembra?
…beh, sì.
Per il momento, almeno, sì. Perché le caratteristiche tecniche ci sono, il software c’è, e il prezzo c’è.
Riflettiamoci un attimo ripercorrendo le caratteristiche principali di questo nuovo OnePlus One.
Visto che ne abbiamo già accennato, parliamo prima di tutto delle specifiche tecniche. Quelle che, a questo prezzo, ci fanno dire “ehi, questo sì che è un low cost come si deve”. Insomma: dentro l’OnePlus One c’è l’ultimo chip di Qualcomm, lo Snapdragon 801 con una CPU quad-core da 2.5 GHz; c’è una GPU Adreno 330 e 3 GB di Ram. Il display, da 5.5 pollici, è Full HD e protetto da un resistente strato di Gorilla Glass 3.
Inoltre, comprando lo smartphone ci ritroveremo tra le mani risorse fotografiche piuttosto significative: si parla di una fotocamera posteriore da 13 megapixel (sensore Sony Exmor IMX214 con dual LED, supporto a video 4K e slow-motion 720p a 120 fps), e di una anteriore da 5. Per concludere, troviamo una batteria da 3,100 mAh, speaker stereo e tre microfoni con cancellazione del rumore di fondo.
Non sono esattamente specifiche da terminale low cost, no? Eppure costa 300€.
Parlando di design, poi, il dispositivo si presenta in modo piuttosto semplice e piuttosto elegante. Asettico, linee pulite, molto cinese (non è un caso che sia prodotto da Oppo, compagnia in cui figurava il CEO di OnePlus Pete Lau), con un set di cover intercambiabili che offrono una discreta scelta di texture (magari il classico bianco non vi piace e ne volete uno nero, o uno noce, o uno legno…).
Vi alleghiamo qualche immagine qui sopra e qui sotto per darvi un’idea delle linee del nuovo One.
Analizzate le specifiche, andiamo un po’ a parlare di cosa c’è dentro il nuovo OnePlus One. Del logo che vediamo appena acceso, insomma; del sistema operativo che regge tutto. Il nuovo smartphone della startup cinese, e questa è un’altra delle sue caratteristiche principali, monta la CyanogenMod 11S, che, lo specifichiamo per i meno avvezzi, non è altro che una versione modificata di una ROM originale Android (in questo caso la 4.4), con diversi miglioramenti e alcune caratteristiche non presenti nella versione base del sistema operativo di Google. E, citiamo ancora Oppo, mentre l’Oppo N1 veniva venduto con un’edizione limitata provvista di CyanogenMod, l’OnePlus One sarà il primo smartphone ad essere venduto di serie con questa popolare versione della ROM. Niente edizioni limitate: lo comprate, usate subito la CyanogenMod.
Già accennato in precedenza, andiamo a parlare più nel dettaglio del prezzo di OnePlus One, e della finestra di lancio. Lo smartphone sarà venduto in due versioni: la prima, quella da 16 GB di memoria interna, costerà 269€, mentre l’altra, da 64, sarà venduta al costo di 299€. Entrambe sono previste per la commercializzazione in Asia, USA ed Europa (Italia compresa) entro la fine di Maggio.
L’OnePlus One, insomma, sembrerebbe davvero un dispositivo in grado di impensierire i grandi del settore, con caratteristiche tecniche degne di uno smartphone di bandiera, e un prezzo incredibilmente accessibile.
Voi come vedete questo nuovo ingresso nel mondo degli smartphone?
Può davvero inserirsi efficacemente in un mercato già saturo, offrendo veramente qualcosa di nuovo? E soprattutto, le ha le carte in regola per impensierire Apple, Samsung e Google?
Ditecelo qui sotto.
via | Engadget
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Beh, gia con la cyano, diventa perlomeno un muletto di lusso.
Se poi hai il colkega xhe va in Cina risparmi, ma vedo dura la garanzia.
Peccato per la batteria non removibile
Il discorso secondo me è che se all'improvviso mi si rompesse iPhone (tocco ferro) le possibilità di avere 800/900 euro da tirare fuori così subito senza preavviso sarebbero intorno al 10%, mentre le possibilità di avere 299 euro da tirare fuori senza preavviso (e comunque per un telefono di questo livello) sarebbero intorno al 90%.