Un nuovo report del New York Times rispolvera la questione e suggerisce che il problema, appunto, non è il “se” ma “il quando”. Una situazione non facile, visto che ora Microsoft si trova a dover decidere fra due strade entrambe ripide e non prive di rischi.
Da una parte c’è la necessità di lanciare un applicativo come Office, che a Redmond garantisce ancora ottimi margini e gran parte dei profitti, sul tablet più popolare del mondo.
Dall’altra una semplice considerazione: Office potrebbe essere il quid in più che nel prossimo trimestre contribuirà almeno in parte alle vendite dei tanto annunciati tablet dotati di Windows 8.
La seconda opzione è certamente la più pericolosa, perché l’iPad è decisamente popolare fra il target di utenti “corporate” da cui Microsoft ha sempre ottenuto le maggiori “soddisfazioni” commerciali. Mancare sull’iPad significherebbe dunque perpetrare una carenza che potrebbe non essere compensata con le vendite dei Tablet con Windows 8, dai quali Microsoft otterrà solamente una frazione dei margini che può ottenere con la vendita diretta del software.
Ora a spingere Microsoft verso l’opzione numero uno ci si è messa pure Google. Se prima il mercato degli applicativi di “produttività per ufficio” era appannaggio delle soluzioni Apple (Pages, Keynote, Numbers), l’acquisizione di Quickoffice da parte di Big G, ufficializzata ieri, cambia totalmente le carte in tavola.
Adesso non si tratta più di portare Office su iPad per una semplice questione di “presenza”. Ora c’è la vera e propria necessità di contrastare un concorrente (già ben piazzato grazie alla propria suite di applicativi per la produttività interamente cloud based) per evitare che su iPad non ci sia “più spazio” per Office.
Raffinare le caratteristiche del lancio sarà poi un altro passaggio assai difficile. Il prezzo degli applicativi, in particolare, sarà determinante.
Office per iPad dovrà essere sufficientemente economico per giustificarne l’acquisto da chi ha già Office su PC o Mac e per concorrere con gli applicativi Apple (circa 8€ l’uno) e Quickoffice/Google (che costano circa 15€) ma allo stesso tempo dovrà cercare di non cannibalizzare le vendite della versione “full” da scrivania, visto che i margini su iPad saranno necessariamente più stretti.
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mancare iPad …sarebbe inizio della fine.
iPad e’ il70% del market dei tablet ed i tablet sono il fututo sia per corporate che consumer, (dove non servono applicazioni particolari).
personalmente io che ora uso keynote se esce PPT fatto bene per iPad lo prendo al volo
Ma perchè sporcare la perfezione del pacchetto office per utilizzatori che non saranno mai in grado di apprezzarlo?
Mah!
considerando che si parla anche di office per android il “mercato è persino più ampio del 70%…
comunque è possibile che prima esca windows 8 sfruttando il plus di office e solo in seguito escano le versioni per le altre piattaforme.