Nuovo suicidio alla Foxconn di Chengdu

Un dipendente Foxconn impiegato nello stabilimento di Chengdu si è tolto la vita ieri, saltando dal tetto di uno dei dormitori del complesso industriale. La notizia della morte del giovane operaio, di nome Xie, si è rapidamente diffusa su Sina Weibo, il più diffuso social network cinese.
Secondo quanto riporta MIC Gadget diversi utenti avrebbero lamentato un tentativo di censura da parte delle autorità locali.

Il report è ancora un po’ fumoso, proprio perché per adesso le uniche notizie sul suicidio arrivano dai social network e non ci sono commenti ufficiali da parte di Foxconn. Tuttavia la polizia locale ha confermato l’avvenuto suicidio, tramite il proprio account ufficiale su Sina Weibo. Una delle immagini sarebbe questa, che mostra Xie in procinto di buttarsi.

Le autorità di polizia, secondo quanto scrivono alcuni utenti, avrebbero intimato ai testimoni di cancellare e rimuovere dalla rete tutte le immagini e i video dell’accaduto. Per adesso non c’è la possibilità di confermare tramite altre fonti la veridicità delle notizie sui tentativi di censura che arrivano da Chengdu.

La situazione a Chengdu è particolarmente tesa. La scorsa settimana alcune centinaia di dipendenti hanno protestato all’interno delle aree dello stabilimento, nei pressi del dormitorio principale, per paura di un abbassamento della paga legato alla diminuzione forzata delle ore di lavoro.

Non è chiaro se il suicidio di oggi sia in qualche modo collegato alla protesta dei giorni scorsi, per la quale, per altro, esiste una differente versione ufficiale fornita dalle autorità governative del Sichuan.

La rivolta sarebbe stata innescata da un litigio fra alcuni dipendenti e i proprietari di un ristorante situato nei pressi dello stabilimento. Quando la polizia, chiamata dal ristoratore, è intervenuta, i sette operai sono corsi al dormitorio urlando “ci stanno pestando”. A quel punto alcune centinaia di lavoratori sarebbero intervenuti lanciando bottiglie e altri oggetti.

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