Nuovo profilo di Tim Cook sul The Wall Street Journal, che analizza i cambiamenti di Apple sotto la nuova dirigenza, il nuovo focus sui rapporti tra i dipendenti e la voglia di espandere il consiglio di amministrazione.
Il The Wall Street Journal ha appena pubblicato un nuovo profilo di Tim Cook, con dettagli su come Apple sia cambiata sotto la sua amministrazione, e soprattutto con confronti con il suo illustre predecessore Steve Jobs. Nonostante gran parte delle informazioni fossero già conosciute, il nuovo profilo ci dà qualche news riguardante le intenzioni del CEO specialmente in ambito di amministrazione e di nuovi prodotti.
Tim Cook, e questo lo sapevamo già, è riuscito a rendere Apple un luogo più “gentile” e “confortevole” in cui lavorare, anche e soprattutto grazie alla nuova attenzione verso la collaborazione tra i dipendenti. Pare che il nuovo CEO, rispetto al precedente, sia meno coinvolto nello sviluppo dei prodotti e più concentrato sulla delega di compiti ad altri dipendenti, espandendo di conseguenza il ruolo di diversi dirigenti e dando a Jony Ive un controllo maggiore sullo sviluppo. Si è anche occupato di mosse significative nell’azienda, come l’assunzione di Angela Ahrendts e l’acquisto di Beats Electronics, entrambe risalenti a qualche mese fa. Oltre a questo, pare che Cook stia anche pensando di aggiungere membri nel consiglio di amministrazione.
Secondo fonti vicine alla compagnia, Mr. Cook sta attivamente cercando nuovi dirigenti da aggiungere al consiglio di Apple, formato da otto persone e noto per la sua lealtà a Mr. Jobs. Sei dei sette dirigenti sono di 63 anni o più. Quattro di loro lavorano in Apple da più di dieci anni, inclusi due che sono presenti nel consiglio dalla fine degli anni 90: l’ex CEO di Intuit Corp. Bill Campbell, e il CEO di J. Crew Group Inc. Millard S. “Mickey” Drexler.
Cook, a differenza di Jobs, è considerato più un manager che un visionario, e molte delle critiche che gli sono rivolte riguardano una Apple che si starebbe concentrando su troppi prodotti, o su prodotti troppo poco “nuovi” – tutto, comunque, nell’ottica di un sempre meno sano confronto con Steve Jobs.
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via | Mac Rumors