Nuova Apple TV: 2 GB di RAM confermati

La nuova Apple TV avrà da 2 GB di memoria RAM: è la conferma ufficiale che arriva da una documentazione fornita dall’azienda statunitense alle aziende di terze parti interessate a sviluppare per tvOS, la nuova piattaforma che permetterà agli sviluppatori di creare applicazioni compatibili con il set-top box.


apple tv 2015

Grazie a questo documento è possibile quindi delineare le caratteristiche hardware al completo della nuova Apple TV: processore A8 a 64-bit, 32 o 64 GB di spazio interno, Ethernet 10/100Mbps, WiFi 802.11a/b/g/n/ac, risoluzione 1080p, HDMI, nuovo telecomando con Siri incluso e appunto 2 GB di RAM. Una scelta, quest’ultima, probabilmente fatta per sposare al meglio la nuova filosofia gaming che caratterizzerà questo set-top box. In tal senso, proprio ieri abbiamo parlato del primo controller ufficiale pensato per Apple TV (leggi: I controller per iOS saranno compatibili con Apple TV).

Parlando proprio di giochi, ma è un discorso che ovviamente vale per qualsiasi applicazione di terze parti, gli sviluppatori dovranno far fronte a un limite massimo di appena 200 MB. Questo significa che nel caso dovessero esserci, specialmente appunto in ambito videoludico, app dal peso superiore a quella dimensione, gli studi dovranno attingere a risorse on-demand per ovviare al problema. In parole povere, si scaricheranno dati aggiuntivi mentre si gioca, così da completare il download in modo quasi del tutto “indolore”.

Inoltre, dato che non è previsto storage locale per le app nel nuovo box, ogni applicazione sviluppata per Apple TV dovrà essere in grado di conservare i dati nei server di iCloud. Una soluzione che permetterà la miglior esperienza utente possibile, secondo la casa statunitense.

Per concludere, si ricorda che Apple TV di quarta generazione sarà disponibile entro la fine di ottobre a un prezzo di 149 dollari per il modello da 32 GB e di 199 dollari per la versione da 64 GB. Siamo in attesa dei prezzi italiani ufficiali, ma nel nostro paese non dovrebbero esserci comunque ritardi di distribuzione rispetto gli Stati Uniti.

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