Nokia ha sferrato un altro attacco legale nei confronti di Apple. Il produttore finlandese ha denunciato l’azienda di Cupertino presso un tribunale federale del Wisconsin Occidentale per la presunta violazione di alcuni brevetti. A questo giro i dispositivi incriminati sono l’iPad 3G e, ancora una volta, l’iPhone.
I brevetti di cui Nokia contesta la violazione ad Apple in questo caso sono relativi a “tecnologie per la trasmissione potenziata di dati e voce, all’utilizzo di dati di posizionamento nelle applicazioni e ad innovazioni nella configurazione delle antenne che permettono una migliore performance e consentono di ottenere dispositivi più piccoli e più compatti”.
Si apre così una terza fase dello scontro intercontinentale fra i due giganti dell’elettronica di consumo.
Nokia ha fatto il primo passo denunciando Apple ad ottobre presso il tribunale federale del Delaware. In quel caso contestava la violazione di una decina di brevetti inerenti le tecnologie GSM, 3G e Wi-Fi. A fine 2009 Apple ha contrattaccato denunciando a sua volta Nokia per la violazione di 9 brevetti.
A fine dicembre Nokia ha depositato la propria causa contro Apple anche presso la Commissione Internazionale per il Commercio, aprendo in questo modo una seconda fronte della battaglia. A fine di gennaio Apple ha risposto depositando a sua volta la propria contro-denuncia presso l’ITC.
La Commissione federale ha già avviato indagini a partire dalle denunce di entrambi i soggetti, ma il caso non verrà discusso in tribunale prima di circa due anni. La denuncia e la controdenuncia iniziali, depositate in Delaware, verranno infatti discusse a loro volta dopo dopo che l’ITC si sarà espressa.
Ora resta da vedere come Apple risponderà a questo nuovo attacco di Nokia. E’ ipotizzabile che i legali di Cupertino siano già al lavoro per raccogliere un pool di brevetti sulla base dei quali lanciare una nuova contro-denuncia in Wisconsin. Un ulteriore coinvolgimento dell’ITC anche in relazione a questi brevetti non è da escludere.
Lo scontro fra titani sembra non volersi placare, anche se sul lungo termine un accordo extra-giudiziale potrà forse essere la soluzione più plausibile ed auspicabile per entrambe le parti.
Ah, come invidio gli avvocati di entrambe le parti….