Nintendo sembra resistere all’epoca degli smartphone. Se Wii U si sta rivelando un mezzo fallimento, 3DS, anche grazie ad una ampia gamma di titoli esclusivi, continua a vendere. Certo non vende vagonate di unità come DS e GameBoy, ma vende quanto basta. Ora il Presidente di Nintendo of America (e COO) Reggie Fils-Aime ammette: Nintendo sta testando lo sviluppo di app per iOs e Android.
È ovvio che parte del calo di vendite di 3DS rispetto ai suoi predecessori è anche da attribuire al boom di smartphone e tablet. Abbiamo quotidianamente in tasca dispositivi che possono (almeno in parte) sostituire l’esperienza di gioco portatile che una console può offrire. Ecco perché molti pensano che Nintendo dovrebbe sviluppare software per tablet e smartphone, lasciando perdere il business dell’hardware:
Riconosciamo che ci sono molti smartphone e tablet là fuori, e quello che stiamo facendo è cercare un modo per utilizzare questi strumenti per sponsorizzare i nostri prodotti. Stiamo anche facendo molte sperimentazioni riguardo quella che io definisco piccola esperienza che si può avere su uno smartphone o un tablet, che servirebbe poi a riportarvi sull’hardware Nintendo. Si tratterà di una attività orientata al marketing, ma abbiamo fatto piccole cose dove ci sono eleganti elementi di gameplay, come un movimento, o lo scuotere il dispositivo, cose di questo tipo.
Insomma, non aspettatevi di giocare un qualsiasi titolo della infinita saga di Mario sul vostro iPhone. È vero che Nintendo sta lavorando con smartphone e tablet, ma il software che (forse) pubblicherà servirà solo ad incrementare le vendite di Wii U e 3DS.
Perché Nintendo non molla la presa? Perché sa che un hardware innovativo è il suo punto di forza (Wii, N64, DS, GameBoy, 3DS) e la quantità di denaro accantonata con Wii e DS permetterà all’azienda di vendere 50 000 Wii U al mese ancora per qualche anno.
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