Mac App Store già vittima della pirateria

Dopo appena un giorno dalla presentazione ufficiale al grande pubblico, sorgono già i primi problemi per il neonato Mac App Store legati alle misure di sicurezza e alla pirateria. Si trovano, infatti, già i primi tutorial in rete che spiegano come installare applicazioni “craccate” e farle riconoscere al Mac App Store come se fossero state acquistate correttamente.

Dopo i diversi anni passati a cercare di proteggere iOS dalla pirateria, il “cracking” del Mac App Store è risultato fin troppo semplice se si pensa che basta copiare alcuni semplici file per aggirare il meccanismo di protezione del nuovo store online per Mac OS X.

In alcuni casi è sufficiente, infatti, copiare la “ricevuta” e la firma digitale ottenuta da un’applicazione scaricata gratuitamente in un’applicazione a pagamento (scaricata in “altri” modi) per eseguire correttamente quest’ultima e farla riconoscere all’App Store come acquistata regolarmente.

Secondo quanto riportato da Gizmodo, inoltre, un utente conosciuto con il nome “Dissident” è già riuscito anche ad eludere il sistema di sicurezza che protegge il Mac App Store. Come annunciato dallo stesso Dissident, KickBack (il nome della crack per App Store) non sarebbe stata rilasciata “prima di avere lo store funzionante” per “proteggere” gli sviluppatori delle applicazioni. “Quando avremo l’impressione che [il Mac App Store] ha un sacco di problemi al suo interno (la traduzione sarebbe alquanto più colorita, ndr), probabilmente rilasceremo KickBack”, aveva affermato Dissident.

Personalmente ritengo che l’introduzione del nuovo store sia un fatto del tutto positivo per il sistema operativo desktop. Certo, Apple potrebbe decidere di investire per migliorare l’autenticazione delle applicazioni acquistate all’interno dello store ma non è sua responsabilità cercare (da sola) di soffocare la pirateria. Il metodo illustrato in alcuni blog, e accennato in questo post, presuppone che l’utente scarichi un’applicazione già craccata attraverso canali non ufficiali, di fatto commettendo un reato.

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22 commenti su “Mac App Store già vittima della pirateria”

  1. thedanzy dice:

    Io sono 2 ore che gioco ad angry birds tramite sto sistema, però, su app store non me la da come installata

    Cioè?

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  2. @ andrea:
    Ho scaricato angry birds tramite torrent e ho copiato un file all’interno… posso giocare tranquillamente, ma se apro app store mi dice che non è installata…

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  3. thedanzy dice:

    @ andrea:
    Ho scaricato angry birds tramite torrent e ho copiato un file all’interno… posso giocare tranquillamente, ma se apro app store mi dice che non è installata…

    Scusa, l’hai rubata e pretendi anche che te ne venga riconosciuto l’acquisto sullo store?? O.O

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  4. sono del parere che lo store diventerà nel giro di un mese zeppo di app inutili e di porting di app iPhone, con grafica poco curata. Ancora non ho visto all’interno app serie.

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  5. @ badailsedici:
    Vabbè, ho ripetuto l’operazione e adesso me la da come se l’avessi comprata ;)
    Cmq, sti discorsi sul rubare non li capisco… se avessi dovuto pagare la Design premium cs5, iwork, pixelmator e tutte le altre app che uso avrei dovuto vendere casa…

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  6. @badailsedici:
    si sei un ladro, hai commesso un reato penale punibile sia con multa pecuniaria ( molto alta) che con la galera e vantarsene non migliora la tua posizione…

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  7. Certo che ci vuole coraggio a dire ste cretinate. Vantarsene è veramente idiota scusami e come usare tua sorella e non regalarle nemmeno un anello di plastica per il fidanzamento@ germa:
    @ thedanzy:

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  8. … e tra un po’ arriveranno i carabinieri a casa armati di AK-47, fidati! SCAPPA!

    Ma per piacere… warezzate quanto ve pare e piace <.<

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  9. bhe potete anche rimanere delusi. ho appena aggiornato la mia copia originale di angry birds… e guarda caso … non è piratabile :).. sicuramente in futuro troveranno il modo ma per ora no ^^
    CIAOOOO

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  10. No, la traduzione è inventata di sana pianta e storpia completamente quanto affermato da Dissident.
    Dissident, che altri non è che il tizio dietro Apptrackr, non un “utente” (de che?), ha sempre sostenuto di aver rilasciato il crack per App Store affinché fosse possibile provare le applicazioni prima di acquistarle in modo da evitare le varie sòle e i tanti programmini di c@cc@ che infestano lo Store.
    Seguendo lo stesso ragionamento, ha detto che non farà uscire nessun crack nel caso le applicazioni si mantengano su un buon livello, ma di essere pronto a farlo uscire non appena inizieranno a comparire le varie app inutili o scadenti.

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  11. badailsedici dice:

    thedanzy dice:
    Scusa, l’hai rubata e pretendi anche che te ne venga riconosciuto l’acquisto sullo store?? O.O

    Rubata? Io la vedo ancora sullo Store.

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  12. La “sagace” ironia da due soldi di chi ruba le applicazioni dai vari store non finirà mai di stupirmi.

    Meno male che per ogni ladro c’è un onesto, altrimenti neanche voi potreste più rubare nulla, perchè nessuno sviluppatore produrrebbe più nulla. Ma non posso certo pretendere che il vostro piccolo cervello capisca tutto questo, quindi continuate a rubare, fate come credete e buonanotte.

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  13. Bha i soliti discorsi… =) almeno per quanto riguarda audio-video devo dire che l’ordinamento svizzero in materia è piuttosto blando, e decisamente poco allineato a quello internazionale…

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  14. badailsedici dice:

    La “sagace” ironia da due soldi di chi ruba le applicazioni dai vari store non finirà mai di stupirmi.
    Meno male che per ogni ladro c’è un onesto, altrimenti neanche voi potreste più rubare nulla, perchè nessuno sviluppatore produrrebbe più nulla. Ma non posso certo pretendere che il vostro piccolo cervello capisca tutto questo, quindi continuate a rubare, fate come credete e buonanotte.

    Mi spieghi il concetto di “rubare” una applicazione? Se io rubo una mela, il proprietario della mela non ha più la sua mela.
    Invece l’applicazione la vedo ancora online.
    Quanto agli sviluppatori: evidentemente chi sviluppa software gratuiti / open source deve essere proprio un idiota, stando al tuo ragionamento.

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  15. @asd:
    Allora te lo spiego velocemente: esiste il copyright, con le sue regole e diritti. Tu (nel senso più ampio del termine) scarichi e utilizzi un programma senza versare il dovuto eludendo il copyright. Visto che ci sono delle regole ben precise sull’argomento e visto che tu accetti la licenza d’uso (senza leggerla perchè nessuno lo fà, e mi ci metto in mezzo anch’io) devi riconoscere tali regole e pagare il corrispettivo all’autore del programma (ma di qualsiasi altro bene coperto dal copyright). La solita scusa di chi crakka i programmi è: “costa uno sproposito e io i soldi me li tengo in tasca ma uso lo stesso il programma in barba alla logica del copyright e della legge. Per chi non lo sapesse esistono programmi “open source” che fanno la stessa cosa dei programmi a pagamento, ma attenzione: anche l’open source ha le sue regole e vincolo ben precisi.
    Ripeto chi utilizza software illegale compie un REATO PENALE e visto che siamo collegati all’internet tramite connessioni adsl e ognuno di noi ha fornito le proprie generalità per accedere a tale servizio siamo tutti rintracciabili quindi non anonimi. Vi ricordo che hanno già beccato numerosi studi professionali nel vicentino ad usare programmi piratati…. macome avran fatto?
    Ciao

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  16. Io ho comprato a dicembre Aperture 3 a 199 € e adesso AppleStore lo vende a meno di 70, se questa è la serietà Apple stiamo freschi! E’ vero che piratare i programmi è un reato, ma non ne facciamo una questione morale perché altrimenti la Apple dovrà rivedere a fondo la loro politica commerciale.

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