Tweetie per Mac non sparirà, parola di Brichter

Loren Brichter è lo sviluppatore dell’arcinoto Tweetie per Mac ed iPhone, recentemente acquisiti da Twitter per farne le applicazioni ufficiali del social network dai 140 caratteri.

O meglio, finora la sola cosa certa è che Tweetie per iPhone sarebbe divenuta Twitter per iPhone, mentre sulla versione per Mac (particolarmente apprezzata dagli utenti) non si avevano notizie certe. Almeno fino ad ora.

Innanzitutto va detto che le dichiarazioni di Brichter sono state raccolte da Ars Technica in occasione degli Ars Design Awards, in cui Tweetie per Mac ha vinto un premio per la Best Mac OS X User Experience.
Incalzato sulla questione, lo sviluppatore ha dichiarato:

“Non sta per morire, mi rifiuto di farlo morire. Tutti a Twitter amano la versione per Mac”

I dubbi principali erano sorti a seguito dell’ultimo nano-bundle di MacHeist; gli organizzatori, infatti, avevano inserito nel bundle l’ultima versione del client per Twitter, promettendo che gli acquirenti avrebbero potuto testare in anteprima la nuova versione di Tweetie per Mac 30 giorni dopo la fine del bundle. Nel frattempo, però, Twitter e Brichter avevano raggiunto un accordo e Tweetie per Mac era, sostanzialmente, sparito.

Loren, comunque, ha dichiarato che tornerà a lavorare sulla versione per Mac nelle prossime settimane e, contemporaneamente, è in sviluppo anche una versione di Tweetie per iPad:

“L’obiettivo è quello di superare Twitter per iPhone con l’iPad. Il ricongiungimento tra iPhone, Mac ed iPad è in arrivo”

Addirittura, lo sviluppatore ha dichiarato che la versione per iPad è così eccezionale che spera di poter riutilizzare parte del codice anche su Mac.

Piccola nota aggiuntiva: Loren ha dichiarato che non vede l’ora di utilizzare l’iPad al posto del Mac per programmare:

“Se spezziamo l’idea di dover usare le tastiere software nel modo tradizionale, c’è molto potenziale per programmare velocemente. Pensa se i tasti virtuali diventassero nomi interi di variabili: potresti diventare super-efficiente nella programmazione”

E pensare che c’è gente che non le sopporta le tastiere software.

[Via|ArsTechnica]