Lavori fittizi ad Apple per testare la lealtà dei dipendenti? Una bufala

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Apple fa lavorare i suoi dipendenti a progetti fasulli fino a quando è certa di potersi fidare di loro? Questa è la notizia era trapelata lo scorso gennaio grazie ad alcune frasi scritte nel libro Inside Apple di Adam Lashinsky.

Lashinsky scrive nel testo che alcuni dipendenti ricevono lavori di copertura che non rappresentano il loro effettivo compito. Da questa espressione sono sorte le indiscrezioni riguardanti la possibilità che Apple assuma i suoi dipendenti facendoli prima lavorare su un progetto finto per testare la loro affidabilità, così da verificare come lavorano e soprattutto se lasciano trapelare informazioni a proposito del lavoro su cui si stanno impegnando.

Sospettosa, Jacqui Cheng di arstechnica ha cercato di fare luce sulla questione, intervistando ex-dipendenti di Apple. Un ingegnere ha spiegato: “Apple mi è sempre sembrato un posto dove lavorare senza cazzate quando si tratta di quello che stai facendo e del progetto a cui stai lavorando. Penso che sarebbe sospetto se stessero veramente perdendo tempo per i loro dipendenti su qualcosa che non contribuirà in qualche modo ai loro prodotti”.

Cheng ha scoperto che Apple non ha problemi a fare firmare accordi di non divulgazione riguardo qualsiasi genere di progetto. Per questa ragione è più probabile che a Cupertino vengano assunti dipendenti licenziati dopo poco tempo perché hanno lasciato trapelare informazioni riservate. Alcuni ex-dipendenti sottolineano come le misure di sicurezza non dovrebbero interessare i dipendenti di Cupertino, ma piuttosto gli elementi della catena di produzione asiatica: “Loro non sono sotto il genere di esame cui siamo sottoposti noi”.

Apple è nota per la segretezza che la caratterizza. Leggenda vuole che nessun prodotto esca da Apple (anche solo sotto forma di rumor) senza che i dirigenti lo vogliano. E benché gli scatti rubati di iPhone 5 sembrerebbero dimostrare il contrario, pare che questa segretezza non sia raggiunta tramite il consumo di preziose ore di lavoro su progetti falsi dei suoi dipendenti.

Lo stesso Lashinsky ha spiegato che non voleva intendere che Apple crea progetti inutili per i suoi dipendenti, ma che piuttosto li assume con un incarico di copertura fino al primo giorno di lavoro effettivo, durante il quale il neo-assunto scopre quale sarà il suo compito.

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