Nonostante le vendite considerevoli, ultimo prodotto di Apple ha ancora delle sfide da superare, un anno dopo il suo debutto, l’orologio testimonia la capacità della mela morsicata di mantenere la sua carica innovativa anche sotto il CEO Tim Cook, anche quando le vendite di iPhone stanno rallentando.
Le cifre fornite da Apple Inc. ci dicono che l’orologio ha venduto il doppio rispetto all’ iPhone nell’anno d’esordio del dispositivo. Eppure lo SmartWatch è gravato dalla percezione di essere un prodotto prematuro, ma l’orologio segna il suo primo anniversario prima degli annunci dei guadagni trimestrali.
Finora, i numeri appaiono solidi. Apple non divulga le vendite, ma gli analisti stimano circa 12 milioni di orologi venduti in un anno, ad un prezzo medio stimato di $ 500. In confronto, Apple ha venduto circa sei milioni di iPhone nel suo primo anno. Per cui le stime se fossero confortate dei fatti lasciano spazio all’ottimismo.
Eppure, ci sono i detrattori come Fred Wilson, co-fondatore della società di venture capital Union Square Ventures, che nel mese di dicembre ha dichiarato l’orologio un “flop.” Wilson, che possiede azioni di Fitbit attraverso un fondo, in precedenza aveva previsto che l’orologio non sarebbe stato “home run” come l’iPad, iPhone e iPod, adducendo che molte persone non indosserebbero un “computer da polso”.
I dati sembrano smentire queste previsioni, infatti i consumatori sembrano aver gradito la possibilità di accedere in modo rapido e frequente alle app preferite, ad esempio, nel caso dei casual games scaricati da iTunes l’utente vuole essere un rapporto di confidenza con il proprio device e l’Apple watch risponde a queste esigenze, società come William Hill Italia o Amazon hanno adeguato i propri servizi proprio in questa ottica. Chiaramente lo strumento presenta dei difetti, con un processore poco potente che a volte viene depotenziato per estendere la durata della batteria del dispositivo. Mancano le connessioni mobili e sistema di posizionamento globale, il che significa che deve essere accompagnato da un iPhone, limitando la sua utilità come dispositivo indipendente. La batteria deve essere ricaricata ogni giorno.
Forse la sfida più grande è la mancanza di uno scopo che definisce dell’orologio. Lo fa certe cose bene, come il monitoraggio di attività, il gioco come dicevamo prima, i pagamenti e la gestione delle notifiche.
Secondo alcuni insiders, la Apple ha pronte delle correzioni relativamente facili per smontare queste preoccupazioni. Si sta già infatti lavorando per aggiungere la connettività cellulare di rete e un processore più veloce per la sua prossima generazione di Apple Watch.