C’è chi considera i prodotti di Jony Ive delle opere d’arte, e chi pensa che la tecnologia non abbia nulla a che fare con l’arte. E c’è invece chi, come il direttore artistico del Musem of Modern Art (MoMA) di New York, pensa che ci siano applicazioni meritevoli di essere inserite nella galleria del prestigioso museo. È il caso dell’applicazione d Björk.
Rilasciata nel 2011, l’applicazione Björk: Biophilia è un album multimediale. Mentre gli utenti ascoltano i brani dell’artista islandese, l’applicazione permette di “vedere” e “interagire” con il brano.
Ad ogni brano è associata una sezione dell’applicazione tramite la quale è possibile interagire con il brano modificandone la riproduzione. Il brano Solstice, ad esempio, permette agli utenti di controllare la canzone agendo sulle orbite, la velocità e le coordinate di corpi celesti.
La descrizione dell’applicazione spiega:
Ogni elemento dell’applicazione è ispirato ed esplora la relazione tra la struttura musicale e i fenomeni naturali, da quelli atomici a quelli del cosmo. Puoi usare Biophilia per creare e imparare cose sulla musica, o scoprire fenomeni naturali, o semplicemente per ascoltare la musica di Björk.
Biophilia ha ricevuto complimenti nel corso degli anni, ed oggi la prima applicazione scaricabile ad essere stata accettata nella collezione permanente del MoMA.
Paola Antonelli, curatrice del Department of Architecture and Design del museo ha commentato l’evento spiegando che il MoMA raccoglie da tempo elementi digitali nella sua galleria, ma è la prima volta che una applicazione viene accetata nel museo:
Ho cominciato a pensare a Biophilia non appena è stata rilasciata, nel 2011. A quel tempo, un anno dal lancio di iPad, designer e sviluppatori erano eccitati all’idea di poter sperimentare con le applicazioni che sfruttavano uno schermo di maggiori dimensioni rispetto a quello di iPhone. Con Biophilia, Björk ha davvero innovato il modo in cui le persone ascoltano la musica lasciando che possano partecipare nella performance e rendere la musica visuale, invece che limitarsi ad ascoltarla passivamente.
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