Quando torniamo a parlare di BlackBerry è solo per ricordare come l’azienda stia continuamente perdendo pezzi. Uno dei maggiori produttori di smartphone del mondo prima dell’arrivo di iPhone è ora ridotto alla fame. L’ultima agenzia governativa che ha scelto di sostituire ben 5000 BlackBerry con degli iPhone è la U.S. Air Force.
A confermarlo è l’Air Force Times (c’è un nomedelgiornale Times per ogni evenienza) che spiega come l’Air Force americana starebbe cercando di convertire i suoi dipendenti a dispositivi più giovani e meno macchinosi rispetto ai vecchi BlackBerry. Spiega Kevin Wooton, generale di brigata addetto alla telecomunicazioni:
Per abbassare i costi e risparmiare sulle risorse di network, i BlackBerry saranno ritirati e spenti una volta che gli utenti saranno passati ai dispositivi iOS.
BlackBerry è attualmente passata in modalità “risparmio”. Dopo avere tentato il rilancio con BlackBerry 10 e un paio di sfortunati dispositivi, l’azienda canadese si è ritrovata con l’acqua alla gola. Per questa ragione ha scelto di chiudere completamente la branca dedicata al settore consumer, così da potersi concentrare completamente sul supporto e lo sviluppo di software per le aziende e le agenzie governative.
Il fatto, però, che la maggior parte delle Fortune 500 si siano convertite ad iOS non è una buona notizia per BlackBerry, e sembra che anche il governo americano, che per ragioni di sicurezza è rimasto a lungo legato al marchio canadese, stia ormai definitivamente passando ad iPhone e iPad.
BlackBerry mette in guardia la Air Force: usando un sistema diverso da BlackBerry mettono a rischio la sicurezza nazionale. L’Air Force non risponde direttamente, ma sembra non essere d’accordo. Negli scorsi mesi ha infatti fornito 15 000 iPad ai suoi piloti per sostituire le grosse e pesanti flight bags che questi si devono portare in volo.
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Secondo me l’errore più grosso che ha fatto e sta facendo BB è appiattirsi sulla concorrenza invece di sfruttare i propri punti di forza per rilanciarsi.
bb ha il vizio di voler continuare a produrre quello che vogliono loro e sanno fare bene anziche quello che vuole il mercato