Non a Steve Cano, già responsabile degli Apple Store globali, come ipotizzato tempo fa, ma ad un esterno: John Browett. Come spiega il comunicato ufficiale Apple, Browett viene da un’esperienza presso catena europea di tecnologia Dixons Retail, dove ha ricoperto il ruolo di CEO dal 2007 ad oggi. In precedenza ha ricoperto il ruolo di CEO anche presso TESCO.com. Da aprile, spiega ancora il comunicato, il nuovo SVP sarà responsabile del settore retail e si occuperà dell’espansione degli Apple Store in tutto il mondo, nonché della gestione di tutti quelli già aperti.
Il CEO Tim Cook ha commentato così la nuova assunzione: “I nostri negozi retail sono incentrati sul servizio al cliente e John condivide questo impegno come nessun altro che io abbia incontrato. Siamo entuasisti di vederlo unirsi al nostro team e portare la sua incredibile esperienza nel settore retail in Apple.”
L’ultimo outsider entrato a far parte della Apple Leadership dall’interno è stato Mark Papermaster, nel 2009. Non finì bene. L’executive ex IBM è stato da più parti indicato come responsabile della faccenda “prototipo dell’iPhone 4” e il suo allontanamento dall’azienda, nel 2010, potrebbe essere legato alla cattiva gestione di elementi chiave prima e durante il lancio del dispositivo. Altre fonti sostengono più prosaicamente che Papermaster, dopo anni di lavoro in IBM, non sia semplicemente riuscito ad integrarsi nel sistema Apple e in particolare che non vi fosse un particolare feeling con Steve Jobs.
Vedremo nei prossimi mesi come si comporterà Browett. L’eredità che il nuovo SVP si trova a gestire è di quelle più che pesanti. Intanto Ron Johnson ha iniziato a portare la sua esperienza Apple alla JC Penney. Ha iniziato in particolare con una nuova campagna pubblicitaria che in tanti hanno definito il suo “momento Think Different”, con un chiaro riferimento alla campagna con cui Steve Jobs aprì la sua seconda esperienza al vertice di Apple, nel 1996/1997. Non a caso alcuni dei pubblicitari che stanno lavorando con Johnson a questa nuova esperienza sono gli stessi che lavorarono alla campagna Think Different.