Continuano ad arrivare informazioni legate ad iWatch. L’ultimo aggiornamento dice che il team di ingegneri che sta lavorando al prodotto è salito a 200 persone (dalle 100 riportate lo scorso anno), ma nonostante questo il prodotto avrà caratteristiche piuttosto semplici e non sarà regolato dalla FDA.
MobiHealthNews, che cita fonti informati, sostiene che iWatch avrà bisogno di appoggiarsi ad un iPhone per poter funzionare. La tecnologia dello smartwatch, inoltre, non sarà particolarmente avanzata, e sembra non competerà direttamente con quanto presentato da Samsung durante il 2013. Non saranno presenti sensori per il glucosio e l’idratazione, ad esempio.
Proprio per l’assenza di queste funzioni, Apple non dovrà ottenere l’ok dalla U.S. Food and Drug Administration, nonostante gli incontri dei dirigenti di Apple con la FDA che si sono registrati durante il mese di novembre. Apple sarebbe comunque interessata ad utilizzare un sistema di misura “reale” come le calorie, e non relativo, come i Fuel di Nike.
Il documento parla anche di Healthbook, l’applicaizone per iOS che dovrebbe comunicare con iWatch per amministrare i dati legati alla salute raccolti dal dispositivo. In quel caso, scrivono gli autori di MobiHealthNews, Apple sarebbe interessata più all’esperienza di utilizzo di applicazione e dispositivo che alla tecnologia che ci sta dietro. Helathbook sarebbe in grado di tracciare l’esercizio fisico, lo stress, le ore di sonno e ricordare ad un utente quando deve prendere una medicina.
MobiHelathNews non ha un eccezionale track-record quando si tratta di notizie tecnologiche, ma negli scorsi mesi aveva correttamente annunciato l’assunzione di Michael O’Reilly, già chief medical officier e vice presidente di Masimo Corporation. L’azienda, specializzata in pulsossimetri, è stata scrutata da Apple alla ricerca di un professionista che potesse aiutare la costruzione di iWatch.
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