BitTorrent su iPhone e iPod Touch poteva essere per molti una novità tanto gradita quanto desiderata, e per qualche giorno è stato anche possibile. Con una mossa del tutto inaspettata e fuori da ogni logica comunemente adottata da Apple, nei primi giorni di questo mese (ottobre n.d.r) ha fatto la sua comparsa, o meglio la sua apparizione (per poi sparire altrettanto velocemente) su iTunes un’applicazione molto interessante denominata IS Drive. In pochi giorni di vita IS Drive ha fatto parecchio parlare di se: la sua approvazione ha destato scalpore, la sua bocciatura forse lo farà anche di più.
IS Drive era un BitTorrent-based client manager dei tanto temuti (per ovvie ragioni legate alla pirateria) file Torrent, che nelle sue intenzioni dichiarate avrebbe dovuto utilizzare il protocollo p2p esclusivamente legato al servizio a pagamento ImageShack Drive. Con IS Drive, in poche parole sarebbe stato possibile gestire direttamente dal proprio iPhone l’account ImageShack Torrent Drive e scaricare file video, immagini e quant’altro disponibile sui propri dispositivi. Una novità che ai più può far sorridere, ma che in realtà avrebbe avuto un’importanza e un peso piuttosto rilevante, soprattutto considerando che questa pratica è possibile effettuarla esclusivamente con applicazioni tipo Jack Torrents (da cui deriva IS Drive) disponibili solo su Cydia e quindi su dispositivi Jailbrekkati.
Lo stesso autore, Derek Kepner attraverso il suo Twitter, ha fatto spere di essere ovviamente deluso da questa bocciatura, rivendicando il legittimo diritto di ogni utente di poter usufruire di un servizio del tutto legale come può essere quello offerto da Image Shack. Kepner è consapevole del fatto che difficilmente si possa cambiare a Cupertino il modo di pensare rispetto ai Torrent e al file sharing, ma cercherà comunque di manifestare le sue intenzioni. Impresa davvero ardua soprattutto se consideriamo una recentissima intervista dello stesso rilasciata a TorrentFreak qualche giorno prima della bocciatura della sua creazione. Derek aveva dichiarato di essere consapevole di navigare in una zona pericolosa e sconosciuta, manifestando anche l’intenzione di voler portare avanti il suo progetto aggiungendo nuove features, come per esempio la funzione di ricerca torrent e la gestione e download manuale dai più comuni siti del settore. Precisando poco dopo che il suo progetto non è pensato per fini illegali e che se qualcuno intende violare la legge ne ha la possibilità anche usando Safari. Vero, ma siamo sicuri che a Cupertino la pensino così? Forse sarebbe stato meglio non tirare troppo la corda ed accontentarsi.
Apple ha da sempre usato il pugno duro su App legate al mondo BitTorrent, ricordiamo per esempio un’altra bocciatura illustre come quella di Drivetrain, applicazione per iPhone che consentiva la gestione a distanza del client torrent Transmission. La sezione 22.4 dei termini stabiliti per l’approvazione delle app parla chiaro: “Apps that enable illegal file sharing will be rejected “. Detto, fatto.
ma se quest’app era contraria fin dall’inizio alle politiche di apple,che senso ha approvarla per poi rimuoverla dopo pochi giorni?? …poi vorrei chiedere un’informazione,quest’app era gratuita o a pagamento?