Apple vuole allargare il suo programma di scambio iPhone oltre agli Apple Retail Store:
Abbiamo pensato a come risolvere il problema nel 2007. Ma subito abbiamo capito che avremmo dovuto modificare i nostri piani se volevamo affrontare il problema su larga scala.
Cook, con questa dichiarazione, si riferiva al lancio della prima generazione di iPhone, che veniva venduta su AT&T a prezzo pieno. Al tempo gli acquirenti potevano tornare a casa ed impostare il telefono comodamente seduti sul loro divano.
L’anno seguente, però, iPhone 3G poteva essere comprato solo tramite sussidio con l’operatore telefonico AT&T. Se un iPhone 3G veniva comprato e non attivato entro un breve periodo, il cliente avrebbe dovuto pagare la terminazione del contratto e rimborsare il costo dele sussidio – una strategia, questa, che non ha permesso agli utenti di comprare, jailbreakkare e sbloccare i loro dispositivi, lasciando nelle mani di AT&T l’esclusiva più ghiotta del mercato.
La situazione, però, è cambiata. Gli operatori telefonici americani oggi preferiscono che un utente compri il telefono pagandolo a prezzo pieno (649$ come minimo, per un iPhone 6s). Alcuni operatori permettono di pagare il prezzo del dispositivo a rate, spalmandolo lungo alcuni mesi senza interessi.
Il nuovo iPhone Upgrade Program porta questo processo ad un passo ulteriore. Apple offre iPhone sbloccati e con AppleCare+, con l’opportunità di cambiare telefono ogni 12 mesi tramite pagamenti senza interessi.
Il nuovo iPhone Upgrade Program è attualmente accessibile solo negli Stati Uniti. Gli acquirenti devono firmare un contratto di 24 mesi che è di fatto un prestito senza interessi che permetterà loro di ottenere un nuovo iPhone (firmando un nuovo contratto) ogni 12 mesi, in cambio del loro vecchio dispositivo.
Cook, però, è convinto che il servizio di Apple potrebbe entro breve essere esportato anche al di fuori degli Apple Store.
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