All’evento dedicato all’iPhone OS 3.0, Scott Forstall (Vice Presidente Senior di iPhone sezione software) ha finalmente annunciato l’arrivo delle Push Notifications su iPhone!
Per stessa ammissione di Forstall:
“You know, we’re late on this one.”
Gli sviluppatori, da tempo, chiedevano la possibilità che le proprie applicazioni potessero lavorare in background anche sui device mobile di Cupertino, ovvero iPhone e iPod Touch: per Apple, però, il classico funzionamento in background non è una buona soluzione per i clienti, e ha escogitato un’alternativa di cui si parlava già da un po’ di tempo, ma per vari motivi tecnici, le push notifications sono arrivate solo ora.
Nei test condotti dall’azienda su prodotti con Windows Mobile o Android, il risultato era sempre lo stesso: il funzionamento in background di alcune applicazioni implica un consumo della batteria eccessivo (addirittura dell’80%).
Per questo, a Cupertino, si è deciso di lavorare alle push notifications: il servizio permette una connessione perenne al device e permette di ricevere le notifiche, per l’appunto, sotto forma di badge alerts (ad esempio il numero di mail ricevute in Mail, quindi sull’icona dell’applicazione), notifiche testuali (come accade ora per gli SMS) o audio.
Il consumo della batteria nella soluzione escogitata da Apple è sensibilmente inferiore rispetto al classico funzionamento in background: un’applicazione di IM, ad esempio, che offre notifiche audio, comporta un consumo energetico della batteria del 23%.
Ovviamente, è importante sottolinearlo, non si tratta di una soluzione per l’esecuzione vera e propria delle applicazioni in background, quanto piuttosto di una possibilità che permetta all’utente di avere (in tempo reale) notifiche dalle applicazioni che lo richiedono. L’esempio dell’applicazione per l’IM rende benissimo l’idea: in questo modo, nonostante l’applicazione non lavori realmente in background, verremo avvisati (magari tramite un segnale audio) dell’arrivo di nuovi messaggi in chat mentre, magari, stiamo visualizzando le nostre foto su iPhone (cosa finora impossibile).
Le notifiche passano attraverso un server di terze parti che invia le notifiche stesse ai device di Cupertino; la novità è costata 6 mesi di lavoro a causa del fatto che l’iPhone (e l’iPod Touch) è diffuso in 80 paesi, dove ogni carrier lavora diversamente.
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La batteria dell'iphone col push attivo dura mezza giornata...non so fino a che punto questo metodo sia più conveniente di quello tradizionale...
la batteria dell'iphone dura mezza giornata se ci fai il mondo. push o non push. normalmente la mia batteria sotto stress dura tranquillamente una giornata