Doveste avere problemi con il vostro iPhone, nonostante la copertura di AppleCare+, sappiate che un’eventuale azione legale potrebbe risultare fine a sé stessa. Vedere per credere quanto avvenuto proprio in questi giorni negli Stati Uniti, dove un giudice ha dato ragione alla mela morsicata dopo l’iniziativa da parte di alcuni utenti.
IL FATTO – Cosa è avvenuto esattamente negli States da dar vita ad una reazione veemente di alcuni possessori di iPhone 5 ed iPhone 6S? Dopo la rottura accidentale dello schermo, attraverso la garanzia di AppleCare+ le “vittime” si sarebbero aspettate la consegna di un device nuovo o “equivalente al nuovo”, dietro il pagamento di 50 dollari (esattamente come previsto dalla particolare forma di garanzia che Apple offre al proprio pubblico).
In sostanza, gli avvocati dell’accusa sostenevano che in realtà si trattasse di iPhone 5 ed iPhone 6S ricondizionati, contrariamente a quanto previsto dall’assistenza. Il giudice che ha analizzato i casi, tuttavia, ha ritenuto non competente l’avvocato che ha etichettato i modelli consegnati agli utenti non consoni ai termini dell’assistenza.
Un caso di giurisprudenza che per forza di cose rappresenta un precedente da tener conto anche in futuro e in altri angoli del pianeta, considerando che difficilmente altri avvocati riusciranno ad aver maggior fortuna portando avanti tesi simili in un contesto di questo tipo. Per Apple, insomma, un successo legale non trascurabile, in attesa di capire come andranno le cose a proposito di un’altra class action.
Come noto, infatti, di recente nel Regno Unito è stata avviata un’altra class action, questa volta riguardante il cattivo funzionamento dell’iPhone 4S dopo l’installazione dei recenti aggiornamenti software.