Così come per iPhone e iPod touch, anche per iPad è possibile inviare il segnale video tramite il cavo component o composite a una risoluzione di 480 linee. Ma il nuovo connettore VGA di iPad offre anche la possibilità di inviare il segnale video alla risoluzione nativa di 1024×768. Ovviamente gli attuali iPhone e iPod touch non funzioneranno con il nuovo cavo VGA, perché non sono progettati per supportare risoluzioni maggiori di quelle che possono essi stessi mostrare. iPad possiede questo nuovo output VGA principalmente per supportare i videoproiettori, tramite i quali gli utenti business possono mostrare le proprie presentazioni direttamente dal dispositivo.
Molti si sono chiesti come mai Apple abbia voluto utilizzare un vecchio standard come VGA per l’uscita video, invece di puntare su protocolli più moderni come HDMI o DisplayPort, ormai divenuto lo standard di Cupertino.
Dopotutto, lo standard VGA è ormai in circolazione fin da quando IBM lo introdusse a metà degli anni 80 con la serie PS/2 dei propri computer. Se da un lato queste macchine non ebbero un grande successo, contribuirono sicuramente a diffondere i connettori PS/2 per mouse e tastiere e proprio il connettore VGA per il video sui cloni in commercio a quei tempi.
Dal canto suo, Apple disponeva già di un proprio standard per tastiere e mouse (Apple Desktop Bus), più sofisticato di PS/2, ma adottò il connettore VGA per l’uscita video dei propri computer, avvantaggiandosi così dei bassi costi per i monitor VGA disponibili sul mercato.
Per inciso, VGA si riferisce all’originale protocollo che supportava una risoluzione fino a 640×480, ma è generalmente utilizzato per indicare il connettore analogico a 15 pin, che tutti ben conosciamo. Le risoluzioni maggiori trasportate da questo connettore hanno nomi specifici, come per esempio, XGA per 1024×768, anche se il connettore rimane il medesimo.
Circa dieci anni fa, Apple iniziò ad utilizzare lo standard DVI, che supporta risoluzioni maggiori e una migliore accuratezza digitale del segnale. Ciò accadde in contemporanea al passaggio da ADB a USB per quanto riguarda mouse, tastiere e periferiche varie. Più recentemente, Apple ha cambiato nuovamente, passando da DVI a DisplayPort, un nuovo standard che supporta risoluzioni ancora maggiori e ulteriori funzionalità, come l’ingresso video che ha debuttato sui recenti iMac da 27 pollici.
Quindi come mai Apple è tornata indietro così tanto inserendo in iPad un’uscita video in VGA? Prima di tutto, la stragrande maggioranza dei videoproiettori supporta la risoluzione XGA a 1024×768 tramite connettore VGA, mentre solo pochissimi supportano risoluzioni maggiori tipo HDTV 720p tramite HDMI o DVI. Inoltre, è sicuramente più economico implementare l’uscita VGA che gestisce perfettamente la risoluzione nativa di iPad, piuttosto che portare DVI o DisplayPort. Su iPad, infatti, le migliorie sarebbero di scarso peso per l’utilizzo previsto. Quasi tutti i dispositivi di prezzo medio-basso, ma non solo, utilizzano ancora VGA come output video.
In ogni caso, iPad ha un formato più indicato all’ambito lavorativo, sia esso professionale o amatoriale, che non alla visione di video ad alta definizione. Gli utenti che desiderano visualizzare contenuti in HD sul proprio televisore hanno già disponibili altri strumenti, tra cui Apple TV. Un’applicazione pratica di iPad in congiunzione a un televisore HD potrebbe essere la App Remote per controllare una Apple TV tramite WiFi. Molto probabilmente verrà rilasciata una versione ad hoc per iPad di questa applicazione, con maggiori funzionalità e controlli multitouch adeguati.
[via | AppleInsider]
Copiato pari pari da AppleInsider
@ Cesare di Transo:
e quindi? A me non importa…anzi mi fanno un gran favore, mica posso visitare 40 siti su Apple per sapere queste cose. Mi va benissimo se TAL mi fa anche da “aggregatore” :P
Se è correttamente citata la fonte (come in questo caso) dov’è il problema di tradurre un articolo estero?
Apple ha fatto la scelta giusta
Infatti non capisco la polemica.
Mi piaceva l’articolo, l’ho riportato (traducendolo) e ho citato correttamente la fonte.
Carenza di acqua calda?
Per carità, nulla di male a riportare le notizie pubblicate su blog stranieri, ma limitarsi a fare la traduzione esatta…
C’era poco da aggiungere… ;)
Si, ma blogger non è sinonimo di traduttore.
Ne convengo.
Starò più attento in futuro e maggiormente creativo.
@ Cesare di Transo:
Vedo con piacere che sei rimasto tra noi dopo l’ultima volta in cui ci avevi promesso e ripromesso di non metter mai più piede su questo blog (ricordi? post dei dizionari).
Mi fa piacere che che tu sia ancora fra i nostri lettori.