Quella che comincia oggi è la settimana dell’iPad mini. Domani, 23 ottobre, si terrà l’evento Apple durante il quale, con ogni probabilità, il prodotto verrà annunciato ufficialmente (seguitelo con il nostro live blog!) assieme ad altre novità hardware.
Ecco dunque un veloce “ripassino” sulle ultime indiscrezioni che nel corso del fine settimana hanno fatto il giro del Mac Web, dalle foto spia del display alla data di lancio, da un iPad revisionato con connettore Lightning ai prezzi dell’iPad mini.
Sebbene i livelli di “leak” visti nel caso dell’iPhone 5 rimangano insuperati, anche nel caso dell’iPad mini non mancano foto spia e immagini che mostrano in anteprima parti del dispositivo.
Le ultime in ordine di apparizione sono quelle pubblicate dal sito ETrade, che mostrano il presunto display da 7,85” del nuovo dispositivo.
A quanto scrive MacRumors le indicazioni sul display sono compatibili con la notazione per i componenti utilizzata da Apple. Il display delle foto, del quale non è dato sapere con precisione la risoluzione, misura 164mm x 124mm ed ha dunque un rapporto di 4:3, come quello dell’iPad “più grande”. Il produttore è LG Display.
Altre indiscrezioni riguardano invece la data di lancio del dispositivo. E’ importante che l’iPad mini arrivi sul mercato in tempo per il periodo delle compere natalizie, che inizia “ufficialmente” con il Black Friday (23 novembre 2012).
Nessun problema, da questo punto di vista: stando a quanto sostengono numerose fonti la data più papabile per la disponibilità del nuovo iPad mini è il 2 novembre, che manco a farlo apposta è un venerdì.
Ancora nessuna indiscrezione sul possibile arrivo in Italia. Anche in questo caso non è dato sapere se il nostro paese farà parte delle nazioni del primo gruppo di lancio (improbabile) o se invece da queste parti ci toccherà aspettare almeno una settimana di più.
L’evento di domani, 23 ottobre, è carico di aspettative. Non soltanto per l’iPad mini, ma anche per il possibile aggiornamento della linea MacBook Pro, con l’introduzione di un “retina” da 13”, di nuovi iMac e nuovi Mac mini.
Ora a rincarare la dose ci pensano i rumor secondo i quali Apple potrebbe decidere di apportare qualche ritocchino anche all’iPad “maggiore”, quello con schermo Retina.
Ricordate quei codici che indicherebbero ben 24 varianti dell’iPad mini? Beh, pare che i prodotti indicati non fossero soltanto iPad da 7,85”. Il che avrebbe certamente senso.
Alcuni di quei “product code”, secondo le fonti di 9to5 Mac, indicavano in realtà una versione rivista dell’iPad “3”. Apple vorrebbe approfittare dell’occasione per aggiornare l’iPad al fine di implementare anche su quel dispositivo il connettore Lightning e per rivedere, in parte, il design interno ai fini di una migliore dissipazione del calore. Ci sono pure delle foto spia, anche se come sempre in questi casi il consiglio è di prenderle decisamente con le molle.
I prezzi, dicono le “gole profonde” rimarranno gli stessi di adesso, così come i tagli di capacità. Non è chiaro se in questa occasione l’iPad riceverà anche un upgrade di altre componenti interne come il processore (che potrebbe passare dall’A5X all’A6 che ha debuttato su iPhone 5) e la batteria.
Sul prezzo di partenza dell’iPad mini le indiscrezioni sono molteplici e non tutte indicano le stesse cifre. La settimana scorsa si parlava addirittura di 249$/249€ per la versione entry level da 8GB.
Il prezzo, parecchio allettante e particolarmente interessante nell’ottica di uno scontro diretto con le offerte di Google e Amazon (che rinunciando a qualsiasi profitto sull’hardware dal 20 novembre venderà il suo Kindle Fire HD a 199$) ha fatto sollevare più di un sopracciglio. Il problema, dicono in tanti, è che Apple non può farsi pagare un iPad meno di un iPod touch (il nuovo lettore musicale parte da 299$).
A questi dubbi ha risposto John Gruber sostenendo che un simile problema non esiste perché “più grande” non vuol dire necessariamente più costoso o “migliore”. In questo caso il ruolo di grande spetterebbe all’iPad mini in relazione all’iPod touch. Questo perchè nel touch quel che il cliente paga è il livello di miniaturizzazione del dispositivo.
E fin qui possiamo pure essere d’accordo. Se solo le indiscrezioni sui prezzi non fossero rapidamente mutate nel giro di pochi giorni. Le più recenti, c’è da valutare quanto attendibili, però, parlano di un prezzo di partenza di 329$. Non un “bel” prezzo, in effetti. Se la prima cifra fosse un 2, l’effetto sarebbe sicuramente diverso. I tagli di memoria superiori, secondo queste fonti, saranno prezzati 429$ e 529$.
Una versione con connettività cellulare costerà invece 130$ in più rispetto alla rispettiva versione priva di 3G o LTE che sia. I tre tagli indicati dai rumors sono questi: 459$, 559$ e 659$.
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