iPad: accordi con il settore dell’editoria scolastica

Un articolo pubblicato dal Wall Street Journal affronta un tema molto sentito in questo momento, ovvero il legame tra il settore dell’editoria e il nuovo arrivato iPad. Sono molti gli editori che hanno già stretto accordi con Apple per la pubblicazione di contenuti attraverso l’applicazione nativa iBooks.

Per la “digitalizzazione” dei contenuti, i grandi nomi della carta stampata si affideranno all’esperienza dell’azienda ScrollMotion Inc. per adattare i loro testi nel formato elettronico utilizzato da iPad. Nonostante Apple non abbia esposto in maniera diretta quale sia il settore per il quale è stato pensato il suo nuovo gioiello, molti ritengono che l’intenzione di Apple sia principalmente quella di portare iPad in tutte le scuole, affiancandolo ai classici libri di testo cartacei.

Come ha affermato Rik Kranenburg, presidente della divisione per l’educazione scolastica superiore di McGraw-Hill nonchè uno dei maggiori editori coinvolti nel progetto, “Le persone dibattono a proposito dell’impatto della tecnologia sull’educazione da 25 anni. Sembra che questo stia accadendo davvero nel 2010”. Dopo un “ammutinamento” iniziale di McGraw-Hill, non presentato tra le etichette ufficiali attese durante la presentazione forse perchè il suo presidente aveva annunciato iPad qualche ora prima di Steve Jobs, pare che l’azienda ora rientri nei piani di Apple (almeno per quanto riguarda il settore dell’educazione).

Tra gli altri editori sono presenti, sempre per quanto riguarda i titoli scolastici, Houghton Mifflin Harcourt K-12 (che fa parte di Education Media & Publishing Group Ltd), Pearson PLC’s Pearson Education, e Washington Post Co.’s Kaplan Inc., conosciuto soprattuto per i test di preparazione e linee guida per lo studio.

E in Italia? Per noi la situazione non sembra delle migliori; come conferma il perentorio “iBooks available in the U.S. only.” almeno in un primo momento sarà difficile riuscire a godere di accordi con le case editrici italiane. In questo senso non siamo gli unici, una volta tanto, dal momento che iBookstore sembra un’esclusiva per gli Stati Uniti. E se, come si pensa, uno dei motivi principali per cui acquistare un iPad sia legato al mondo degli e-books, che senso avrebbe comprarne uno?

[via]

15 commenti su “iPad: accordi con il settore dell’editoria scolastica”

  1. E’ proprio questo che segnerà il successo o meno dell’iPad: la gente che ci girerà attorno e deciderà di usarlo per “nuovi” scopi.
    Mai come questa volta Apple ha presentato qualcosa che possa avere grandi potenzialità per la “libertà” degli sviluppatori e per tutto il mondo dei media.
    E’ questo che farà la differenza. Questo lavorìo dell’editoria mi sembra il primo passo verso un nuovo sucesso di Apple.

    Rispondi
  2. esatto senza ebook il senso stesso dell’ottimo prodotto(secondo me sia chiaro) di Apple decade..probabilmente cercheranno accordi anche in altri paesi, ma credo che in italia saremo sempre gli ultimi arrivati (guardare i film su itunes)

    Rispondi
  3. ..vuoi o non vuoi ” il dado è tratto” ..l’Italia si dovrà adeguare ..non perchè ha a cuore l’iPad … ma perchè la scuola pubblica ( e l’economia in genere) risparmierà un MARE DI SOLDI.. vedi il costo della carta,vedi il costo dell’inchiostro,vedi il costo di stampa…vedi il costo di distribuzione … e la Cartella..??? … peserà meno di 500grammi …cosa pensarà mister Brunetta … non è poi tanto difficile pensare con BUON SENSO..!!!.. si risparmia (carta,inchiostro,carburante)… e quindi si è anche più VERDI…o no..??.!!!! …. il miracolo dell’iPad ,se ancora non si fosse capito è il costo e la gesture che rende tutto più naturale …più intuitivo … non devi fare un corso per utilizzarlo …quindi….. “IL DADO è TRATTO”.

    Rispondi
  4. @ Alex:

    peccato che in Italia il buon senso non c’è..non voglio entrare troppo nel discorso ma ogni giorno si apprendono storie assurde..la mancata vendita degli ebook sarebbe solo una goccia del mare di schifo che c’è..io credo, e ripeto è solo la mia opionione, che con grande dispiacere l’ebookstore non aprirà tanto presto…o almeno non quest’anno..magari mi sbaglio!MAGARI!

    Rispondi
  5. @ Alex:
    Si…sarebbe bello, ma tu pensi che tutte le famiglie siano disposte a dare in mano ai propri figli 499 euro per studiare? Mio padre l’avrebbe fatto se daccordo con i professori, ma in quanti possono permetterselo?
    Inoltre, pensi che i professori che ci ritroviamo nelle scuole italiane siano ben disposti a cambiare metodo di lavoro, a mettersi in discussione, a cambiare decenni di abitudini di lavoro e studio per un “nuovo giocattolo”? Ho paura di no.

    Rispondi
  6. Credo che i soldi che ruotano attorno ai libri per la scuola primaria in italia garantisca dei legami ben cementati negli anni che sarà difficile rompere … tra 25 anni saremo ancora a parlare del peso dei libri negli zainetti dei figli

    Rispondi
  7. Steo hai ragione sui prof… ma non sono d’accordo sul permettersi l’iPad.. io alle superiori avrò speso minimo 700€ per i libri.. poi se la scuola pubblica non fosse cosí penosa magari farebbero degli accordi come negli states dove ti danno il MacBook per la durata dello studio (tipo comodato d’uso).. in questo modo i libri digitali costerebbero pochissimo…

    coming soon (US only) !
    tra un secolo (in Italia) ….

    Rispondi
  8. @ Alex:
    sarebbe una bellissima ipotesi…utopistica…
    stiamo parlando degli stessi politici che vogliono mettere limiti e paletti ad internet e wireless… vedi un po’ che lungimiranza.. altro che buon senso…

    Rispondi
  9. Non per fare della polemica o altro, che non e’ il luogo … ma nella scuola di mio figlio, i genitori lavorano per progetti, tra questi uno dal nome altisonante “Bagno Magno” che non e’ altro che la raccolta di fondi tra genitori per comprare carta igienica e sapone perchè altrimenti i bambini ne sarebbero sprovvisti.

    Rispondi
  10. per Creo e Cricolo … ragazzi sveglia ..ma cosa state dicendo ..??? che non tutti avrebbero la possibilità di comprare un iPod… eh. ragazzi ma vi rendete conto di quanti hanno comprato l’ iPhone allo stesso prezzo o magari di più il 36G … ma và … fatemi il piacere … ecco voi siete l’italia che detesto …ghetta e meschina … non è l’Italia dei “grandi navigatori, dei grandi ingegni” … e poi dico.. ho parlato di Brunetta … ma qualche telegiornale o sentite..!!..?? …boh.. addio … restate a pregare che a fare il l’Italia ci penso IO.

    Rispondi
  11. Step
    non succederà ma mi pare ovvio che se una struttura pubblica decide di acquisire un tot numero di eBook poi non li fa pagare a prezzo pieno alle famiglie. Diciamo 199€. Tanto?

    Rispondi
  12. attenti che non è che poi i libri siano gratis eh… all’esborso per l’iPad (o per un più generico ebook reader) bisognerebbe cmq aggiungere la spesa per comprare i libri che, anche se in formato digitale, non sarebbero certo gratis. e non pensate che il prezzo possa essere molto più basso della versione cartacea, specie se continuerà la tendenza, iniziata con la presentazione di iPad, di aumentare i prezzi degli ebook (primo caso nella storia nel quale la concorrenza determina un aumento dei prezzi! assurdo…)
    e riguardo ai macbook dati in comodato negli states: questo avviene solo nelle scuole private o cmq in istituzioni scolastiche per entrare nelle quali si pagano decina di migliaia di dollari… credo bene che i soldi per un macbook ci sono, basta aumentare la retta…
    confontate i costi per l’istruzione in italia e negli states e, lasciando da parte valutazioni sulla qualità della formazione ricevuta, vi renderete conto che negli states studiare costa 10 volte di più!

    Rispondi

Lascia un commento