Intel e Micron hanno presentato in queste ore 3D Xpoint (si legge crosspoint), una nuova tecnologia per il salvataggio dei dati che le due aziende definiscono una vera rivoluzione nel modo in cui vengono processate le informazioni. 3D Xpoint dovrebbe essere 1000 volte più veloce delle attuali memorie NAND Flash utilizzate su dispositivi mobili e computer come i MacBook Pro con Retina Display e il nuovo MacBook.
Intel e Micron sostengono che 3D Xpoint è stato ideato per creare sistemi ad alta performance, alta capacità e alta rapidità per il salvataggio delle informazioni. Oltre ad essere più veloce di una memoria NAND Flash, è anche 10 volte più densa dei chip DRAM usati nei computer. Questo significa che più dati potranno essere stoccati nelle vicinanze del processore e potranno quindi essere accessibili più rapidamente.
Secondo i suoi costruttori la tecnologia sarebbe affidabile, e permetterebbe di salvare dati anche per lunghi periodi di tempo senza temere la perdita delle informazioni. I primi dispositivi avranno 16GB di memoria, ma le prossime generazioni sarnano in grado di aumentare la capacità:
Uno dei maggiori problemi dei computer moderni è il tempo che serve al processore per accedere ai dati salvati sui dispositivi di stoccaggio dati a lungo termine. Questa nuova classe di memorie non-volatile è una tecnologia rivoluzonaria che permette di accedere rapidamente a grandissime quantità di dati e permette nuovi usi.
Le prime memorie di questo genere saranno disponibili, stando a quanto dichiarato da Intel, entro la fine di quest’anno. L’utilizzo per il grande pubblico è però ancora distante. Non è chiaro se Apple, ad esempio, sceglierà di utilizzare questa tecnologia sui suoi computer in tempi brevi, per avere un accesso ancora più rapido alle informazioni e alle applicazioni salvate su un Mac.
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