Si discute molto in questi giorni di un possibile inganno anche per gli utenti iPhone direttamente da operatori come TIM, Tre, Vodafone e Wind. Nel dettaglio, ai quattro brand vengono imputati i cosiddetti costi nascosti post attivazioni non annunciati dagli operatori all’interno degli store.
Cerchiamo a questo punto di dividere i singoli casi per farci un’idea più precisa sulla natura dei costi nascosti che verrebbero celati da TIM, Tre, Vodafone e Wind:
-
Wind: tutti hanno parlato del costo di attivazione, ma hanno nascosto quello del piano tariffario (50 cent a settimana) e del recesso anticipato (16 euro); la maggior parte si è anche “scordata” dei costi degli SMS “richiamami” (19 cent a settimana) e della segreteria (12 cent al minuto);
-
Tre: il 10% non ha parlato di costi di attivazione (3 euro), il 50% del recesso anticipato (46 euro), l’80% ha nascosto il costo della segreteria (20 cent a chiamata), il 70% quello dell’SMS “ti ho cercato” (1,50 euro al mese in caso di utilizzo);
-
TIM: tutti hanno parlato del costo di attivazione, ma la metà ha tralasciato il costo del piano base Prime GO (49 cent a settimana); quasi tutti hanno nascosto i costi di “lo sai e chiama ora” (1,90 euro al mese) e della segreteria (1,50 euro a chiamata);
-
Vodafone: tutti hanno nascosto il costo di recesso (tra i 26 e i 45 euro) e del controllo del credito (19 cent al minuto più 20 di scatto alla risposta se richiesto tramite chiamata), il 90% quello della segreteria (1,50 euro al giorno in caso di utilizzo), l’80% il costo del servizio “chiamami” (12 cent al giorno se utilizzato), il 70% il costo dell’antivirus (1 euro al mese) e del piano base (49 cent a settimana), il 10% quello di attivazione;
-
Fastweb risulta l’operatore con meno costi nascosti.
Insomma, un’altra brutta storia da affrontare per TIM, Tre, Vodafone e Wind, in attesa che si faccia chiarezza una volta per tutte sui costi nascosti, anche nell’ottica del pubblico iPhone