Nel ruolo di Chief Technology Officer Lynch aveva più volte affrontato il problema “Flash”, nel periodo in cui Apple e Adobe si scontrarono direttamente riguardo l’implementazione della tecnologia sui dispositivi mobili di Cupertino. Prima di approdare alla Adobe, di cui fu nominato CTO nel 2008, Lynch era stato per dieci anni Chief Software Architect per Macromedia, fino all’acquisizione da parte della grande software house nel 2005.
In un documento depositato presso la SEC Adobe ha ufficializzato l’addio a Lynch, che ha dato le dimissioni il 18 marzo e non sarà più dipendente dall’azienda a partire dal 22 marzo. Nessun riferimento al futuro impiego del dirigente, che secondo il documento ha scelto di lasciare per “seguire altre opportunità”.
In una successiva dichiarazione rilasciata ad All Things Digital, Adobe ha confermato che Lynch lavorerà per Apple e che la sua posizione attuale non sarà ricoperta da alcun successore diretto.
Quanto al ruolo che Lynch ricoprirà alla Apple è di nuovo Jon Fortt, che per primo ha dato la notizia, a fornire qualche delucidazione dopo un commento ufficiale di Apple: Lynch è stato assunto come Vice President of Technology e lavorerà alle dirette dipendenze del Senior Vice President Bob Mansfield.
Il profilo di Lynch su LinkedIn per adesso non è stato aggiornato e difficilmente in futuro offrirà particolari dettagli sulle mansioni svolte dal nuovo Vice Presidente.
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