Apple ha inviato al giudice della Corte Distrettuale Denise Cote la richiesta di licenziamento di Michael Bromwich. Come alcuni di voi ricorderanno, Bromwich è il professionista di diritto d’autore che Apple è stata costretta ad assumere a seguito della causa legale riguardante l’antitrust e il prezzo dei libri su iBookstore. Compito di Bromwich è quello di vigilare sul lavoro di Apple. Il problema, come aveva già spiegato Cupertino un paio di mesi fa, è che il lavoro di Bromwich costa troppo (e lui fai di tutto per rendersi insopportabile).
In una lettera al giudice già inviata da Apple alcune settimane fa, gli avvocati dell’azienda di Cupertino si lamentavano riguardo il salario di Browich, oltre al fatto che l’uomo faceva di tutto per mettere i bastoni tra le ruote all’azienda, chiedendo persino incontri privati con il CEO Tim Cook e il VP per il Design Jony Ive quando non c’era alcun bisogno per questo genere di meeting.
Bromwich, dal canto suo, risponde che Apple fa di tutto per impedirgli di fare il suo lavoro, impedendogli di tenere fondamentali discussioni che gli servirebbero per controllare la situazione di iBookstore.
La nuova lettera di Apple al giudice richiama per l’ennesima volta le lamentele effettuate in primo luogo, sostenendo la necessità di sostituire Bromwich con un altro professionista del settore. Sembra che Apple, che di certo non ha problemi a pagare multe, trovi ben più fastidioso il ruolo di questo professionista che si è ritrovata sulle spalle.
Bromwich lavora ad Apple da qualche mese, dopo che lo scorso luglio si era chiuso il caso dell’antitrust su Cupertino che aveva verificato la macchinazione di Apple atta ad aumentare il prezzo di vendita dei libri. Apple, ovviamente, continua a sostenere di non avere mai cercato di alzare il prezzo dei suoi libri, ma solo di avere portato innovazione e competizione nel mercato a partire dal 2010.
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