Dopo anni di quiete il mercato delle applicazioni di messaggistica cross-platform ha subito un interessante accelerazione in contemporanea: prima l’annuncio dell’espansione al desktop di Viber, poi l’inaspettato annuncio di RIM, che da quest’estate aprirà Blackberry Messenger ad iOS e Android ed infine, poche ore fa, la presentazione di Google Hangouts, nuova applicazione multipiattaforma che farà concorrenza diretta ad iMessage e FaceTime.
Hangouts nasce da una chiara volontà di unificare in maniera chiara e ben delimitata i diversi servizi di comunicazione che afferiscono all’universo Google: da una parte il sistema degli Hangouts, appunto, nato come costola di Google + e utilizzato principalmente come strumento alternativo a Skype per video-chiamate e “video-ritrovi” fra più persone; dall’altra Google+ Messenger e soprattutto Google Talk, il sistema di chat interno a Google che persiste invece come appendice (utile, semplice e veloce) di Gmail.
Con questa operazione e con il lancio delle app per iOS e Android Google pesta i piedi praticamente a tutti i competitor possibili: Whatsapp, il re dei messenger multipiattaforma alternativi agli SMS, Viber, Skype e Facetime grazie alla possibilità di videochiamare indipendentemente dal dispositivo su cui si utilizza l’app e infine iMessage, perfettamente integrato nella messaggistica degli utenti iPhone, ma limitato dalla natura single-platform del protocollo.
La nuova applicazione Hangouts è già disponibile sull’App Store (link per il download) e su Google Play.
Si basa su un concetto di “conversazioni persistenti” che rimarranno memorizzate e sincronizzate quando nuovi messaggi si aggiungeranno alla discussione, indipendentemente dalla piattaforma dalla quale sono stati inviati. Un concetto che non è nuovo e che, sostituendo ad “Hangouts” il termine “conversazioni”, è più o meno sovrapponibile alla struttura di Whatsapp e iMessage.
Il “plus”, se mi passate il gioco di parole, è rappresentato proprio dall’integrazione con gli appartenenti alla proprie “cerchie” sul social network di BigG. Cerchie o non cerchie anche Hangouts per iPhone e iPad alla prima installazione vi chiederà di poter accedere a tutti i contatti presenti sul telefono.
Il lancio di Hangouts è intimamente legato alla prima grande ristrutturazione di Google+, il social network di Big G, che ora integra meglio il concetto delle cerchie nella visualizzazione delle notizie condivise dai propri contatti nel proprio profilo.
roro_ch 16/05/2013 il 10:47
Quello di cui sento ancora la mancanza è una vera integrazione totale… poter avere tutti i messaggi anche sul Mac, quindi anche gli SMS e poterli mandare direttamente dal Mac, allora il servizio sarebbe completo.