Google ha annunciato ieri di avere effettuato due modifiche al modo in cui le applicazioni vengono approvate per la pubblicazione sul Google Play Store. Oltre ad un nuovo sistema che certifica l’età indicata per l’utilizzo di una applicazione (che cambierà di paese in paese in base ai protocolli vigenti), Google verificherà ogni applicazione che viene inviata per la pubblicazione sul Google Play Store manualmente, proprio come fa Apple per App Store.
Google sostiene di avere cominciato a recensire manualmente le applicazioni già da qualche mese, e il processo non sembra essere rallentato rispetto alla pubblicazione automatica.
Si tratta di un cambiamento epocale per il Play Store di Google. Gli sviluppatori, in precedenza, potevano spedire le loro app in maniera automatica a Google per la pubblicazione. Questa era probabilmente la principale differenza tra lo store di Google e quello di Apple. Google sostiene comunque che continuerà a fare in modo che le applicazioni inviate dagli sviluppatori vengano pubblicate nel giro di poche ore, piuttosto che in giorni o settimane, come spesso accade su App Store.
Apple ha sempre applicato un controllo stringente alle applicazioni pubblicate su App Store. Solo lo scorso mese l’azienda di Cupertino ha cominciato a rigettare applicazioni con screenshot violenti. I controlli di Apple significano però tempi lunghi per l’approvazione delle applicazioni.
Pare infatti che Apple abbia un ristretto numero di esperti a testare manualmente le applicazioni che vengono pubblicate su App Store. Questo significa non solo che a volte sfuggono alle maglie dei controlli delle applicazioni che chiaramente non avrebbero potuto essere pubblicate, ma anche che i tempi di revisione rischiano di diventare spaventosamente lunghi considerate la mole di applicazioni che viene quotidianamente inviata ad Apple.
Google invita gli sviluppatori a visitare la loro Developer Console non solo per scoprire come funziona la nuova tecnica di recensione, ma anche per riempire un questionario con il quale sarà definita la classificazione dell’età per le loro applicazioni.
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Apple docet!! Finalmente una presa di coscienza da parte di google