Ieri si è tenuta la conferenza Google I/O. L’evento più importante dell’anno per la compagnia di Mountain View è senza dubbio il keynote che apre l’evento, durante il quale sono stati presentati una pletora di nuovi servizi e prodotti. Eccoveli riassunti in un unico post.
La novità principale dell’evento è stata senza dubbio la nuova iterazione di Android. Momentaneamente chiamata Android L, l’ultimo aggiornamento per il sistema operativo mobile di Google è stato creato per integrarsi in qualsiasi piattaforma: smartwatch, pc, automobili, TV e, ovviamente, smartphone. Android L sarà disponibile solo il prossimo autunno.
La schermata di sblocco è stata aggiornata per includere le notifiche ricevute. Lo sfondo rimane visibile, ed è possibile eliminare una notifica con un gesto della mano. La funzione più intrigante di Android L si chiama Personal Unlock, e consente di verificare gli oggetti nelle vicinanze per certificare l’identità dell’utente allo sblocco del telefono.
Matias Duarte, il designer di Google che fu di Palm OS, si è presentato sul palco della I/O con una novità eccezionale: un nuovo linguaggio visivo che sarà utilizzato da tutto il software di Apple. Duarte lo chiama Material Design, e permetterà a tutti i servizi di Google di apparire nello stesso modo.
Android L sarà installato su una grande varietà di dispositivi, e proprio per questa ragione è necessario unificare visivamente l’esperienza di utilizzo.
In onore all’uomo che ha inventato la pila elettrica, Google ha chiamato il suo ultimo progetto per spremere ogni mA di energia dalle batterie dei suoi dispositivi mobili. Quando utilizzati in modalità risparmio energetico, i telefoni che usano Android Stock potrebbero durare fino a 90 minuti in più.
Come accade già per iOS, Google ha introdotto una funzione che permette non solo di rintracciare il proprio dispositivo perduto, ma anche di cancellarne tutti i dati salvati da remoto e bloccarlo definitivamente. Una simile funzione, introdotta in iOS 7, sembra avere diminuito sensibilmente i furti di iPhone.
I primi smartwatch che utilizzano Android sono ora ordinabili da Google Play Store (anche in italia). Con 200€ potrete comprare il G Watch di LG o il Gear Live di Samsung. I dispositivi lasceranno i magazzini di Google solo all’inizio del mese di luglio, permetteranno di utilizzare Android dal proprio polso.
Ancora nessuna conferma per il prezzo di Moto 360, che dovrebbe comunque arrivare entro la fine dell’estate. I giornalisti presenti all’evento dicono che sia il migliore smartwatch mai visto. E c’è da crederci. Prezzo stimato: 250€.
Se CarPlay permette di usare le applicazioni di iOS sul display della propria automobile, Android Auto consente di fare la stessa cosa con Android, semplicemente connettendo uno smartphone ad una automobile compatibile. Dodge, Chevrolet, Chrysler, Audi e Bentley hanno già appoggiato i piani di Google, ma se i tempi si allungheranno come è successo per Apple è possibile che le prime auto con Android Auto vedano la luce solo nel tardo 2015.
Google ci ha provato diverse volte. Chromecast è stato un successo, ma non è un vero e proprio set-top box. Ecco allora la soluzione: si chiama Android TV e sarà installata su nuovi televisori di grandi firme come Sony e set-top box esterni. Permetterà di acquistare prodotti e installare applicazioni da Google Play Store (come Plex) e trasformare il proprio televisore in una console. Le specifiche per il telecomando sono semplicissime: quattro tasti e un microfono.
Anche Chromecast ha visto un aggiornamento. Ora sarà possibile “specchiare” il proprio dispositivo Android con il Mirroring simile a quello di AirPlay su Apple TV.
Sundar Pichai è a capo di entrambe le divisioni non per un caso. Google ha promesso di portare le applicazioni di Android sugli schermi dei suoi chromebook, permettendo di usare app come Vine o Flipboard su un computer.
E se la salute vi sta a cuore, anche Google ha annunciato un progetto simile ad HealthKit. Un solo servizio, integrato in Android, che permetterà di raccogliere tutti i dati provenienti da applicazioni e sensori che si occupano del vostro benessere. Google lo chiama Google Fit, e ne ha data una anteprima ai suoi sviluppatori.
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