Google ha acquisito Skybox oppure Skynet?

Entro il 2016 la flotta di 6 satelliti di imaging messi in orbita da Skybox sarà in grado di fotografare ad alta risoluzione tutto il globo terrestre. Due volte al giorno. Entro il 2018, quando tutti i 24 satelliti di cui è previsto il lancio saranno in orbita, Skybox riuscirà a fornire una sorta di video real-time ad un frame rate sufficiente ad individuare il traffico di automobili su un’autostrada. Le implicazioni per Google, che si è accaparrata la notevole tecnologia per soli 500 milioni di dollari, sono molteplici e aprono scenari nuovi e controversi.

google skynet

Ad oggi, spiega Christopher Mims in un profilo dell’azienda sul Wall Street Journal, sono solo nove i satelliti che producono immagini  ad alta risoluzione della terra utilizzabili a fini commerciali. Spesso e volentieri sono utilizzati a fini militari o controllati dai governi, limitando fortemente la disponibilità commerciale di immagini recenti e di qualità.

Google spiega che nel breve termine la tecnologia servirà per migliorare sensibilmente Maps e i prodotti connessi. Ma l’implicazione più importante dell’acquisizione di Skybox, però, va oltre la possibilità di accedere a materiale di imaging satellitare migliore o più aggiornato. L’osservazione diretta del globo in tempo (quasi) reale, dicono apertamente dall’azienda, permette di analizzare o prevedere gli scenari “economici” in una maniera completamente nuova.

Il concetto non è nuovo. Un analista della UBS nel 2010 aveva già utilizzato una tecnica simile per prevedere con buona approssimazione la trimestrale di Wal-Mart. Il trucco stava tutto nel conteggiare, a partire da immagini satellitari disponibili sul mercato, il numero di macchine parcheggiate fuori dai grandi centri commerciali del colosso della grande distribuzione.

Skybox si spinge oltre. Dan Berkentstock, co-fondatore dell’azienda, ha rivelato al WSJ che i satelliti di Skybox stanno osservando attivamente gli stabilimenti Foxconn, per capire in anticipo, tramite il flusso di camion che vanno e vengono dalle fabbriche, quando verrà lanciato il prossimo modello di iPhone.

Quella che propone Skybox, in altre parole, è più una rivoluzione dell’acquisizione di conoscenza strategica attraverso le immagini satellitari. Nulla che i governi e le organizzazioni militari già non facciano, certo. Ma dalle applicazioni belliche o di intelligence il salto è notevole. E può creare non pochi problemi in ambito concorrenziale.

Se Google avrà a disposizione strumenti tali da determinare con precisione eventi su base causale (più camion = produzione in corso, tanto per capirci) chi ci dice che non possa collegare questa base di conoscenza alle altre, nutritissime, basi di conoscenza di cui già dispone? In quel caso, quante e quali cose sarà in grado di sapere Google su di noi, sui nostri spostamenti o sulle mosse dei propri concorrenti?

L’altra faccia della medaglia, più positiva e meno complottista, è che una tecnologia come Skybox potrebbe aprire scenari incredibili per tutti. Nel giro di pochi anni potremo avere sui nostri smartphone mappe iper-accurate, aggiornate da pochi giorni se non da poche ore. Per non parlare delle possibilità offerte da tecnologie ancora più avanzate di imaging in tempo reale che potrebbero aprire il campo ad applicazioni che oggi non sono neppure immaginabili.

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