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Google acquisisce Bump: paura di AirDrop?

Nella giornata di ieri David Lieb, CEO e cofondatore di Bump, ha pubblicato un post sul blog della sua azienda con cui ha comunicato ufficialmente il passaggio tra le mani di Google dell’app divenuta celebre in tutto il mondo per il trasferimento di file tra due device mediante un semplice tocco.

La tecnologia alla base di Bump, vale a dire “urto” in inglese, è una tra le più utilizzate dagli utenti in possesso di iPhone e dei device Android per lo scambio di documenti, foto, contatti e quant’altro ed ora è stata dunque acquisita da Google.

La cifra dell’acquisto non è stata ancora resa nota in via ufficiale ma secondo le indiscrezioni dovrebbe essere compresa tra i 30 e i 60 milioni di dollari.

Oltre a far propria Bump con la messa a segno dell’acquisizione Google ha “portato a casa” anche Flock, l’altra app sviluppata dal team alle spalle di David Lieb e dedicata allo sharing di gruppo degli album fotografici.

Per il momento entrambe le app continueranno ad essere distribuite ed agiornate in tutto il mondo in maniera indipendente da Google così come accaduto sino a questo momento.

Molto probabilmente la tecnologia alla base di Bump potrà tornare utile a Google per la condivisione di contatti e di informazioni tramite device futuri e per un qualche utilizzo con i Google Glass.

Che big G abbia anche “temuto” l’inevitabile e prevedibile successo della nuova funzione AirDrop disponibile con il nuovo iOS 7? Bhe, l’ipotesi che il gran colosso delle ricerche in rete abbia cercato di far fronte, in tempo utile, alla cosa non è poi inverosimile!

È dunque più che lecito attendersi che la tecnologia sfruttata da Bump possa essere integrata all’intero di Android per facilitare lo scambio file e quant’altro tra vari dispositivi e sopratutto per il miglioramento delle funzionalità di Android Beam.

Via | Mac Rumors

 

 

Martina Oliva

Napoletana, giornalista, apple user e geek. Think different, prima di tutto.

View Comments

  • "Paura di Airdrop"? ma santo dio, basta con questi toni da fanboy a tutti i costi!

    1) Bump necessita di connessione ad internet, già questo dovrebbe far capire che non c'entra niente con airdrop e android beam.

    2) Airdrop non è niente di più che un nome dato da apple per il wifi-direct (o via bluetooth). Sono ANNI che su Android si possono trasferire file in questa maniera, magari usi NFC per fare l'accoppiamento tra i device ma non è assolutamente obbligatorio!

    3) Fin dal symbian si potevano scambiare file tra device, non aveva il nome fighetto ma il concetto di base è identico!

    Airdrop non fa altro che mandare un file ad un altro dispositivo senza passare per intermediario (leggi email, dropbox ecc.) tramite wifi o bluetooth ed è roba che che si fa da anni, ma quale paura? ma far fronte a che? E su..... -_-

    • @MrCrowley:
      Che su altri dispositivi scambiare fare sia sempre esistito ok, ma che sia facile come airdrop o bump bisogna vedere.

    • @ciuski:
      Bisogna vedere che? Ma la smettete di parlare senza sapere nulla dell'argomento?

      Per inciso, vai in sardegna dove la connessione 3g è praticamente inesistente e prova ad usare bump... poi mi dici se è facile! In bocca al lupo ;)

    • @MrCrowley: Sono d'accordo con quasi tutto ciò che hai detto, però nel nord Sardegna il 3g mi sembra abbastanza presente :P

  • Mi sa c'e' un errore: i Bump, vale a dire “unto” in inglese, semmai urto, o collisione.

  • In effetti anche io penso che sia un po' una forzatura.
    AirDrop e bump non hanno niente in comune, funzionano in modo completamente diverso anche se il risultato finale è il Trasferimento di file. È come dire che Facebook e Twitter sono la stessa cosa.. Certo, sono due social network ma lavorano diversamente.

    Forzatura per forzatura,Possiamo anche dire che è un modo in più con cui google si possa fare i fatti nostri..

    PS
    C'è anche modo e modo di scrivere i commenti comunque. Non bisogna avere un tono aggressivo per forza di cose

  • La differenza é che con AirDrop trasferisci solo i file c'è vogliono loro, con il Bluetooth dei tempi di mio nonno qualunque cosa.

    Poi la procedura può essere semplificata, certo.
    Io ho provato s- beam di Samsung e al primo colpo non mi ë sembrata così efficiente, é da capire meglio.

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