In base a quanto riportato dal Financial Times, Google si troverebbe in una fase di transizione per quanto riguarda la scelta del sistema operativo da installare sui propri computer.
Molti impiegati di BigG avrebbero confermato che le direttive sono quelle di abbandonare Windows, praticamente installato sulla maggior parte delle macchine client, per motivi di sicurezza. La transizione, che coivolgerebbe oltre 10.000 impiegati in tutto il mondo, sarebbe iniziata lo scorso gennaio, a causa degli ingenti attacchi informatici subiti in seguito all’annuncio di cessare la censura sulla ricerche in Cina.
Un impiegato ha affermato che “Molte persone si sono allontanate dai PC con Windows, essenzialmente verso Mac OS, in seguito agli attacchi cinesi”. In pratica, l’attuale politica di Google sarebbe quella di concedere al nuovo personale assunto l’utilizzo di Mac o di Pc con Linux. Inoltre, gli impiegati affermano che la volontà principale dell’azienda era ed è quella di arrivare all’utilizzo di prodotti Google, ove possibile, come ad esempio il futuro Chrome OS (in modo da non dipendere da software di terze parti). Come ha affermato un dipendente, “Un grosso sforzo è quello di eseguire le cose su prodotti di Google. Vogliono [i dirigenti di Google] fare tutto su Chrome [OS]”. Del resto, sia Microsoft che Apple sono i maggiori concorrenti di Google – su diversi fronti – e poterne fare a meno sarebbe un grande vantaggio.
Gli improvvisi attacchi subiti, però, avrebbero accelerato i tempi della transizione e i dirigenti avrebbero pensato ad una soluzione temporanea immediata. “Prima della sicurezza, c’era una direttiva dell’azienda che invitava a cercare di utilizzare i prodotti Google. Era una cosa [la transizione] da iniziare prima”.
Per evitare che i detrattori del sistema operativo di Apple possano inadeguatamente intervenire a proposito, ricordo che il passaggio a Mac OS X non sarebbe giustificato esclusivamente da una maggiore sicurezza intrinseca rispetto a Windows; il fatto che Mac OS X sia meno diffuso rispetto al sistema operativo di Redmond, lo rende meno sensibile ad attacchi su larga scala.
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Silvio07 01/06/2010 il 14:24
Possiamo insomma dire che nonostante teoricamente Mac OS X è una cascina senza porte in confronto a Windows, la sua posizione sulla luna, praticamente, lo rende più sicuro.
Il fatto che Google abbia idea di lavorare solo su software creati da loro fanno sperare molto bene sulla sicurezza di Chrome OS, che quindi sarà incentrato sulla sicurezza, come nessun altro sistema operativo.
Ciao!
andrea 01/06/2010 il 14:36
Silvio07 dice:
Esempio stupendo!
denis 01/06/2010 il 14:58
Silvio07 dice:
Oppure che la sua posizione su Nettuno lo renda più sicuro di tutti.
Arch Stanton 01/06/2010 il 15:17
Semplicemente il fatto di essere “UNIX based” lo rende più sicuro (non a caso si parla anche di Linux). Le famose falle trovate dall’intrepido hacker sono, infatti, sugli applicativi (ie Safari)… Non facciamo sempre di tutta l’erba un unico fascio.
Cla 01/06/2010 il 16:04
vedrei molto più di buon occhio il loro passaggio a Linux piuttosto che a Mac.. primo perchè dovrebbero cambiare in toto tutto il proprio parco macchine, secondo perchè smettono di dipendere da MS ma finiscono a dipendere da Apple..
Insomma non mi sembra un grosso vantaggio.. se passassero in toto a linux (che tra l’altro è la base di molti dei loro prodotti) avrebbero sicuramente fatto una scelta migliore.. però capisco anche che magari non tutti i software che usavano fino ad ora siano presenti per quel sistema.
bLax 01/06/2010 il 16:06
Speriamo che questa mossa porti la dirigenza Apple a migliorare sul versante sicurezza: come sappiamo la base unix regala una buona solidità di base, ma non per questo si può solo sperare nel fatto di essere in pochi e quindi poco appetibili.
Se google spazza via tutte le sue piattaforme win based gli hacker affileranno i coltelli per scovare piu bug su osx e linux….e ovvio!
questo porterà inevitabilmente alla scoperta di nuovi trick per bucare questi sistemi rendendoli piu insicuri, nonostante “si viva in campagna”…
laddantel 01/06/2010 il 16:06
@ Arch Stanton:
stavo per scriverlo io!
poi c’è comunque da ricordarsi che il più pericoloso virus per un computer è l’utente!
non so quest’anno, ma gli anni scorsi miller riusciva a bucare mac solo il secondo giorno, quando un utente cliccava su un link o roba simile, cosa non permessa il primo giorno!
hgw 01/06/2010 il 16:08
silvio, se alludi al fatto che sia poco usato rispetto al totale, non mi pare quello un elemento decisivo e veramente rilevante sul perchè sia più sicuro. Molto più rilevante a mio parere il motivo apportato da arch.
leo 02/06/2010 il 02:31
Questa storia dei sistemi meno utilizzati è una grossa balla! Possibile che tutti facciano affidamento alle cifre del market share e non si accorgono di ciò che gli gira intorno?
Tutto il lavoro serio lo fa Unix, dai server (fondamentale), alle ferrovie, agli aereoporti, la radiosveglia, il lettore cd dell’automobile, il decoder, la macchina fotografica digitale, la videocamera, il tuo gatto, che sia Unix o Unix-like (es. Linux) lui gira silenzioso in background e nessuno se ne accorge.
Dove c’è bisogno di sicurezza c’è lui, dove c’è lavoro tosto da svolgere sempre lui. Esistono centinaia di antivirus per questi sistemi e veramente in pochi li utilizzano.
Unix è duro a morire dalle fondamenta, Windows no, è un colabrodo da secoli, lento, macchinoso, instabile; la realtà è di fronte agli occhi di tutti. Lavoro tutto il giorno con Windows e tiro giù una marea di sproloqui, poi torno a casa accendo il mio portatile con su Linux e sto tranquillo, nessun problema, nessun bestemmia, nessun blocco, massimo che mi può capitare è un problema con gli aggiornamenti, ma quello succede anche con Windows.
Non è solo un problema di sicurezza!
Emanuele 02/06/2010 il 05:10
Cmq la storia di Miller sta veramente diventando il cavallo di battaglia per tutti quelli che vogliono criticare il mac. Ogni volta che si parla di sicurezza “sì però Miller”… e poi chissà perchè quando si parla di iPad “la Apple è diventata commerciale, di moda, consumer, non è più think different”. Poi si parla di sicurezza e la Apple diventa “di nicchia” e “in campagna”. Decidetevi.
laddantel 02/06/2010 il 13:09
@ Emanuele:
concordo con te in toto!
gianji 02/06/2010 il 14:15
il fatto di concedere un computer a un hacker e di lasciargli un PC per una mezz’oretta porta sicuramente rischi altissimi ed è facile riuscire poi a bucare questi sistemi. infatti i server delle aziende sono controllati e c’è una vera e propria sicurezza.. perchè è più pericoloso che un malintenzionato si avvicini al terminale principale che un attacco esterno…
la stessa cosa vale coi virus.. i virus devono essere generici e colpire il più alto numero di dispositivi possibili.. e spesso su sistemi UNIX è più difficile che riescano ad agire.. poi i sistemi linux sono utilizzati dagli hacker stessi e quindi non sputano nel piatto in cui mangiano.. e molti di loro vedono il nemico in Microsoft in se.. per molti altri Apple è indifferente..
altra cosa che sottolineo.. se un hacker vuole entrare nei vostri Pc/Mac ci riesce.. quando e come vuole. stessa cosa quando i vari Miller ecc.. scovano le falle dei computer.. però agli hacker interessa colpire la massa.. non un dispositivo specifico.
dico questo perchè conosco qualche hacker.. e molti di loro si intrufolano facilmente nei computer di altri e li tengono d’occhio… se fai uno sgarro a un hacker.. lui ti rovina.. qualsiasi sistema tu usi..
fabio 02/06/2010 il 16:49
Cla dice:
Visto gli ingegneri informatici che assumono dal tutto il mondo non hanno problemi a ricreare lo stesso software per linux. Sarebbe un vantaggio anche per gli utenti che magari potrebbero avere software professionale a codice aperto e potrebbero installarlo nei propri computer!