Con un annuncio di ieri, è stato annunciato ufficialmente il termine del sodalizio fra Google ed uno dei motori di rendering più popolari, ovvero WebKit. Il framework in questione, introdotto per la prima volta su Mac OS X Jaguar 10.2.8, è stato sviluppato come progetto open-source nato dalla collaborazione tra una serie di aziende, tra le quali Apple ha svolto un ruolo di prima linea.
Il grafico in apertura d’articolo, sviluppato da Bitergia, mostra i contributi delle varie aziende al progetto: è facile notare come la maggior parte del lavoro sia stato svolto, alla data del Giugno 2012, da Apple e Google.
Al Novembre del 2012, secondo le statistiche di StatCounter, WebKit era il motore di rendering più utilizzato (oltre il 40% degli accessi Internet); il software è infatti utilizzato nei principali browser, tra cui Safari ed Opera su computer, ed i rispettivi browser integrati in iOS, Android e BlackBerry 10. Lista da cui, ufficialmente, è uscita fuori Google, che dalla prossima versione di Chrome utilizzerà il motore di rendering web “Blink” (sviluppato dal progetto Chromium sulla base di WebKit).
La decisione di Google è stata dettata dalle necessità di poter gestire più comodamente e semplicemente il codice di rendering; come scritto nel comunicato ufficiale, “Il principale motivo è che Chromium utilizza un architettura multi-process differente degli altri browser basati su WebKit. Per questo motivo, nel corso degli anni, il dover supportare diverse architetture ha fatto aumentare la complessità sia per le comunità WebKit sia per quelle di Chromium, rallentando il comune percorso d’innovazione“.
Un parere confermato, a quanto pare, anche dalle parole di Alex Russell, sviluppatore del Chrome project, che dal suo blog conferma quanto scritto da Google nel suo comunicato: il motivo dell’abbandono è dettato da logiche di semplicità di sviluppo e priorità di tempistiche. Ovvero, rimanere legati a WebKit, secondo Russell, è stato “forse un prezzo troppo alto da pagare” in termini di rallentamento che il progetto Chrome ha avuto nel tempo, ma lo sviluppatore si dichiara ottimista sulle performance future che Blink potrà avere.
Nel prossimo futuro, quindi, né Chrome né Opera utilizzeranno più il motore WebKit, che sui browser di “larga fascia” per desktop pc rimarrà quindi confinato a Safari (Firefox utilizza infatti il motore “Gecko”).
Al momento Apple non ha fatto alcuna dichiarazione riguardo la decisione di Google.
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Beh, da quello che capisco non farà altro che un fork del progetto.
Prende webkit dal punto in cui è, gli cambia nome, e continua lo sviluppo indipendentemente dagli altri.