GOG.com, un negozio online che vende videogiochi d’epoca (Good Old Games, per l’appunto) ha cominciato a vendere anche titoli contemporanei sviluppati da developer indipendenti. Scopo del sito è quello di fare concorrenza a gigante del settore come Steam e Mac App Store.
Gog ha ottenuto un certo successo distribuendo vecchi giochi tutt’ora difficilmente recuperabili, seguendo poche semplici regole. La prima: tutti i giochi venduti sono privi di DRM. Questo significa che una volta che il gioco è stato scaricato, l’utente può farne quello che vuole senza essere collegato ad Internet o ad un servizio che ne controlla l’originalità (per esempio). La seconda: i giochi di GOG sono disponibili in tutto il mondo e vengono venduti con la corretta conversione euro-dollaro. Per cui 1$ è diverso da 1€. A questo si aggiunge il fatto che l’acquisto di un gioco è spesso accompagnato da artwork, colonna sonora, avatar, sfondi, guide di giochi e altri accessori che fa sempre piacere ottenere con il (già abbordabile) prezzo disponibile su GOG.
Ora GOG ha scelto di dare una mano agli sviluppatori indipendenti creando un nuovo portale (gog.com/indie) tramite il quale qualsiasi developer può scegliere di spedire il proprio gioco al sito compilando un semplice form. Per attirare ulteriormente i developer, GOG offre due tipi di pagamento.
Il primo, uguale a quello di Mac App Store, divide il prezzo del gioco in modo che il 70% finisca nelle mani dello sviluppatore, e il restante 30% in quelle di GOG. Il secondo, invece, prevede che GOG anticipi una certa somma allo sviluppatore, passando quindi a uno split più favorevole per il sito (40/60). Una volta che GOG ha ripagato l’anticipo, lo split torna al classico 30/70.
E per evitare spiacevoli casi come quelli visti su Mac App Store, GOG assicura che terrà aggiornati gli sviluppatori sui processi di recensione dei giochi, assicurando loro che saranno informati sulle ragioni per le quali un gioco viene rifiutato.
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